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Pubblicato il 03/06/2013 23:11

Solvay di Bussi, interrogazione di Melilla (Sel)

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L'esponente Sel chiede ai Ministri competenti 'una verifica degli impegni sottoscritti dalla Solvay'

Un'interrogazione a risposta scritta e' stata presentata dal deputato Sel, Gianni Melilla, al Ministro del Lavoro ed al Ministro dello Sviluppo economico.
Melilla premette che 'la Solvay di Bussi ha avviato in modo unilaterale la procedura di Cigs per cessazione attivita' dei reparti di chimica fine e silicati' e considera che 'che l'azienda, da tre anni consecutivi, ha il bilancio in attivo e sostiene che il trasferimento della produzione della chimica fine in un altro stabilimento della Solvay sarebbe necessaria perche' i silicati non costituiscono il principale business aziendale'. Sottolinea, inoltre, che 'la joint-venture al 50% stretta qualche settimana fa con il colosso chimico inglese Ineos per la produzione del cloro e derivati, ha escluso lo stabilimento di Bussi'; che 'la nuova societa' avra' 17 impianti produttivi in nove Paesi, con 5.650 addetti'; che 'la Ineos, oltre a prendere impianti, dovra' assorbire anche le maestranze'. Nell'interrogazione, l'esponente Sel chiede ai Ministri competenti 'se non intendano convocare le parti sociali, la Regione Abruzzo e gli Enti locali per una verifica degli impegni sottoscritti dalla Solvay nell'accordo siglato a livello ministeriale, al fine di salvaguardare l'occupazione e il sito industriale di Bussi'.

 

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