Da oggi a Sulmona e' scattata la mobilitazione con l'ordine forense che ha attivato un presidio permanente all'interno del tribunale, mentre da lunedi' scattera' la protesta vera e propria con gli avvocati che inizieranno, a turno, lo sciopero della fame. Il Comitato per la salvaguardia del Tribunale di Sulmona annuncia che continuera' a lottare perche' il presidio sulmonese "permanga nella pienezza delle proprie funzioni nonche' a ribadire in ogni sede la grande mistificazione che si e' portata avanti con la cosiddetta "riforma epocale" della geografia giudiziaria". E lo fa con un comunicato dove manifesta la propria completa solidarieta' agli ordini forensi e ai dipendenti degli uffici interessati dalla soppressione che scatta oggi. "Il nostro e' un sentimento misto di rabbia, sgomento e impotenza che sta animando le numerose manifestazioni di protesta", dicono dal comitato. "La scellerata scelta posta in essere con il decreto legislativo 155/2012 non tardera' a mostrare i reali effetti e cioe' l'aumento della lentezza della macchina giudiziaria e un considerevole aggravio dei costi a carico principalmente degli utenti di quei territori privati del servizio della giustizia e dello Stato". La legge ha deciso la chiusura di tutte le sedi distaccate dei tribunali e su 30 tribunali cosiddetti minori per 12 dei quali, tra cui i quattro abruzzesi di Sulmona, Avezzano, Vasto, e Lanciano. Per quest'ultimi, a causa degli effetti provocati sui palazzi di giustizia dal sisma dell'Aquila, il governo ha concesso una proroga di due anni.
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