Sara' realizzata a Ripa Teatina, nella Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, la struttura sanitaria interregionale destinata a sostituire l'ospedale psichiatrico giudiziario. Lo ha annunciato l'assessore alla Prevenzione collettiva, Luigi De Fanis, al termine della riunione avuta a Roma con il sottosegretario alla Salute, Paolo Fadda. L'esponente di governo ha infatti incontrato tutti gli assessori regionali chiamati ad illustrare i programmi delle rispettive Regioni. Per l'Abruzzo e' stata dunque decisa la sede di Ripa Teatina e la Regione potra' contare su un finanziamento specifico di circa 5 milioni di euro con un programma di realizzazione della struttura che prevede l'avvio dei lavori nel 2014 e la conclusione degli stessi nel primo semestre 2015. Il programma nazionale di chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) prevede anche un finanziamento di 2,5 milioni di euro per i programmi terapeutici e i costi che verranno sostenuti nel primo biennio di attivita' della struttura.
"Si tratta di una decisione importante - ha commentato l'assessore Luigi De Fanis - che conferma come la Regione Abruzzo abbia presentato un progetto definito che andra' a coprire l'area interregionale Abruzzo-Molise. La struttura - prosegue l'assessore - potra' contare su 20 posti letti con personale altamente specializzato secondo il programma nazionale sanitario di chiusura degli Opg. Come sistema delle Regioni abbiamo assicurato di voler serrare i tempi accelerando sugli adempimenti necessari per la conclusione del complesso iter burocratico".
Dal canto suo, il sottosegretario Fadda ha preso l'impegno con le Regioni al fine di accelerare al massimo l'erogazione dei finanziamenti previsti dal programma nazionale. Ha assicurato che la relazione che i ministeri della Salute e della Giustizia presenteranno al Parlamento entro il 30 novembre, sara' redatta di comune accordo con le Regioni. Tale relazione, che il sottosegretario ha definito "operazione Verità", conterra' un'esatta fotografia dello stato di attuazione dei programmi e degli impegni futuri delle singole Regioni. "La chiusura degli Opg - ha concluso l'assessore Luigi De Fanis - e' una battaglia di civilta' non procrastinabile, che deve essere combattuta congiuntamente dal governo, dalle Regioni, dagli enti locali e dal mondo del volontariato, ma e' necessario anche realizzare contemporaneamente i percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale delle persone oggi ancora presenti negli Opg".
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