Il deputato M5S Gianluca Vacca preannuncia una interrogazione parlamentare al ministro dell' Ambiente, Corrado Clini, in merito a una lettera del giugno 2102 della societa' petrolifera Medoil per 'il prezioso contributo apportato da Lei' in merito 'all'individuazione di una soluzione poi adottata dal Governo', per la riapertura delle pratiche di perforazione del pozzo di Ombrina Mare in Adriatico a largo di Vasto . La lettera e' stata acquisita ieri dal M5S al ministero dell'Ambiente.
La lettera della societa' petrolifera e' negli atti della concessione per Ombrina Mare ed e' datata 27 giugno 2012, nel periodo di approvazione del Decreto Sviluppo che ha sbloccato le perforazioni in Adriatico.
Il documento e' stato acquisito dalla delegazione del M5S nei giorni scorsi ha avuto accesso alla documentazione.
L'onorevole Vacca spiega che in uno dei passaggi della missiva della societa' petrolifera Medoil i ringraziamenti al Ministro sono 'per l'individuazione della soluzione poi adottata dal Governo al fine di porre riparo ad una situazione insostenibile oltre che ingiusta per gli operatori del settore'.
Lo stop alle trivelle in mare era stato predisposto dal precedente ministro Prestigiacomo nel 2010. I parlamentari del M5S vogliono quindi sapere "quale prezioso contributo ha apportato il ministro per la soluzione e per quale motivo non vi e' traccia di rapporti tanto cordiali e attenti con i cittadini e le amministrazioni locali"
La risposta del Ministro Clini
'Non ho bisogno di alcun ringraziamento, la nostra normativa resta la piu' restrittiva e severa del mondo'. Lo afferma in una nota il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, a proposito della lettera oggetto della preannunciata interrogazione parlamentare del deputato di M5S Gianluca Vacca, sottolineando che ,'come risulta agli atti, la lettera della societa' Medoilgas e' stata recapitata agli uffici del ministero e non al ministro che non l'ha mai letta'.
Il ministro Clini, si legge nella nota, 'non ha mai intrattenuto rapporti con tale societa' ne' tanto meno con altre societa' petrolifere al fine di negoziare particolari normative di favore. Lo dimostra il fatto - rileva Clini - che la normativa introdotta nel nostro paese, e le conseguenti misure di precauzione per le attivita' di esplorazione petrolifere nel mare, sono le piu' restrittive al mondo'.
Nel merito il ministro Clini osserva di 'non aver bisogno di alcun ringraziamento e di aver operato congiuntamente con il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera per conservare la severa normativa italiana al riparo di eventuali contestazioni UE e che e' stato inoltre uniformato il divieto delle 12 miglia da tutte le aree protette nazionali, internazionali e anche comunitarie che riguardano praticamente tutta la costa italiana'.
Nello stesso tempo il ministro dell'Ambiente ricorda che 'nel decreto sviluppo sono state incrementate le royalties a carico delle compagnie, e introdotte misure compensative a carico delle imprese per finanziare le attivita' di prevenzione e monitoraggio ambientale nelle aree interessante dall'esplorazione petrolifera'.
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