Un genitore di Schiavi di Abruzzo, Francesco Bottone, ha 38 anni, precario, padre di due bambini di quattro e due anni e con un altro in arrivo, chee non ha voluto lasciare il paese. vuol mettere in vendita il proprio voto per un nobile scopo: ottenere denaro per pagare un accompagnatore per lo scuolabus. I bambini dell'asilo e delle elementari di Schiavi di Abruzzo non hanno piu' una scuola in paese. Ogni giorno sono costretti a recarsi con lo scuolabus a Castiglione Messer Marino. Otto chilometri all'andata e altrettanti al ritorno su strade di montagne tortuose e dissestate. E come se il viaggio non fosse gia' abbastanza stressante per i piccoli alunni e pericoloso, succede che lo scuolabus comunale e' sprovvisto di accompagnatore. Nonostante l'impegno del sindaco, Luciano Piluso, ad oggi i bambini viaggiano con il solo autista.
Ed ecco allora il voto utile di un papa' messo in vendita.
'Con il ricavato, girato al Municipio - dice l'uomo - si potrebbe pagare l'accompagnatore per i bimbi delle scuole di Schiavi. Solo vendendo il mio voto sara' davvero utile, utile ai bambini. La politica serve a risolvere i problemi dei cittadini, giusto? Allora, quale candidato e' interessato a voler risolvere il problema degli scolari di Schiavi di Abruzzo?'
Francesco Bottone per il 'suo voto' fa questa richiesta: 'Quanto prende un deputato oppure un consigliere regionale? Allora voglio un mese del loro stipendio. Per un mese non moriranno di fame e il gesto di uno solo dei futuri eletti sara' utile ai bambini di Schiavi pagando il servizio per un intero anno scolastico. La politica serve a risolvere i problemi dei cittadini, giusto? Allora, quale candidato e' interessato a voler risolvere il problema degli scolari di Schiavi di Abruzzo? Io resto in attesa, vediamo chi ha il coraggio almeno di chiamarmi', ha chiarito.
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