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Pubblicato il 03/04/2014 09:09

A Legnini la delega sulla Ricostruzione dell'Aquila

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"La delega alla Ricostruzione e' stata firmata ma non e' ancora stata registrata alla Corte dei Conti. Questa delega e' l'inizio di un ridisegno dell'assetto della governance all'interno del governo. Sono da definire i rapporti tra la mia persona in quanto delegata e la struttura che rimane incardinata alla presidenza del Consiglio dei ministri". Lo ha annunciato a L'Aquila il sottosegretario di Stato del ministero dell'Economia e delle finanze, Giovanni Legnini, nel suo intervento conclusivo alla giornata inaugurale della quarta edizione del Salone della Ricostruzione, allestito a seguito del sisma che colpi' il capoluogo il 6 aprile 2009.

 "Ringrazio gli organizzatori e tutti coloro che hanno animato e costruito questo evento che costituisce ormai una tradizione consolidata. Un momento - ha osservato Legnini - in cui si misura l'andamento della ricostruzione, lo stato di avanzamento di questa storica impresa a L'Aquila, nel cratere e fuori cratere. Occasioni come questa di confronto e di valutazione non sono tante, per cui il Salone della Ricostruzione svolge una funzione di interesse pubblico. Questa e' la prima occasione in cui mi esprimo pubblicamente su uno dei compiti che mi sono stati assegnati". Per il sottosegretario "e' utile che il Diset (Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali, ndr) rimanga incardinato presso la Presidenza in modo tale da impegnare in maniera piu' diretta la Presidenza stessa e il ministero dell'Economia, stabilendo cosi' un rapporto funzionale organizzativo. Tra le mie deleghe - ha ricordato Legnini - c'e' anche la partecipazione al Cipe e la delega alla Coesione territoriale. Questo e' ad oggi il quadro della situazione. Il programma di lavoro si muovera' in aderenza a tutto cio' che e' stato fatto e a tutto cio' che serve". 

Il sottosegretario ha quindi fatto sapere che sara' definito "un quadro di obiettivi che impegnera' il nuovo governo e che - ha affermato - seguiro' direttamente. Posso acclarare, sulla base di quello che mi e' ampiamente noto sullo stato della ricostruzione, qualche punto degli assi portanti di cio' che dovra' impegnarci nel futuro. Registriamo un clima di maggiore serenita' e armonia, una maggiore cooperazione tra i soggetti istituzionali e i referenti del sistema territoriale. Gli obiettivi di breve periodo sono nell'ordine: assegnare, appena il Cipe sara' stato ricostituito, le risorse gia' stanziate e finalizzarle sulla base del monitoraggio e della rendicontazione dei lavori. Trovare il modo per completare il lavoro del 2014, sulla base del ritmo sostenuto che gli Uffici Speciali hanno impresso alla ricostruzione, parliamo di circa 700 milioni di euro. C'e' la volonta' di trovare la soluzione nei modi e nei tempi possibili. Tutto cio' che dobbiamo mettere in cantiere - ha osservato il sottosegretario - e' nel breve e nel medio periodo. Dobbiamo trovare una condizione di stabilita' collocata in un punto da individuare con precisione tra Roma e Bruxelles. Pervenire a un pacchetto di disposizioni normative che eviti di continuare lo stress che da anni riversiamo sul Parlamento sull'onda dell'emergenza continua. Occorre una ricognizione precisa di tutto cio' che serve, con tutti gli attori del territorio e dello Stato che stanno operando molto bene, per modificare e integrare la legislazione vigente". 

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