''Con piglio berlusconiano D'Alfonso ci ha comunicato che se condannato in appello non si dimettera' come prevede la legge Severino ma ricorrera' in Cassazione. Quindi invece di pochi mesi la prossima legislatura regionale potrebbe durare un po' di piu'''. Cosi' il consigliere regionale Maurizio Acerbo (Prc) ''Per rassicurare le truppe preoccupate di perdere una poltrona appena conquistata D'Alfonso pero' dimostra di strafregarsene dei suoi alleati e della parola data. Infatti D'Alfonso trasforma in carta straccia la Carta di Pisa e la Carta d'intenti della coalizione di centrosinistra. Ricordo che la "Carta d'intenti per il cambiamento abruzzese" sottoscritta per le primarie definiva la Carta di Pisa "parte integrante del codice etico della coalizione": http://www.pdabruzzo.com/wp-content/uploads/2014/02/Abruzzo-2020 -Carta-dIntenti-Primarie-9-marzo-20141.pdf''. ''E' noto che secondo la Carta di Pisa D'Alfonso dovrebbe dimettersi immediatamente ma la cosa risulta irrilevante per chi puo' contare su una coalizione di yes men e un esercito di transfughi del centrodestra berlusconiano! Dato che la Carta d'Intenti costituiva la base dell'accordo per le primarie mi domando come facciano Sel e IdV a persistere in una coalizione il cui candidato presidente platealmente disconosce gli impegni assunti. SEL e IDV cosa aspettano a uscire da questa coalizione transgenica?''.
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