La Polizia di Stato ha eseguito dei decreti di perquisizione con contestuali avvisi di garanzia, disposti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, a dirigenti delle squadre di calcio del Teramo e del Savona con riferimento all'incontro di calcio di Lega Pro - Girone B, disputato tra le due compagini il 2 maggio 2015.
Ai dirigenti, secondo quanto si apprende, viene contestato di aver alterato il risultato della partita che ha consentito al Teramo di guadagnare la promozione diretta in Serie B con una giornata di anticipo rispetto alla conclusione del campionato.
Tra gli indagati il presidente ed il direttore sportivo del Teramo ed il direttore sportivo del Savona, nonche' altre persone gia' indagate nell'ambito della precedente operazione del 19 maggio scorso quando furono arrestate 50 persone, con 70 indagati
Il patron del Teramo, Luciano Campitelli, si dice "tranquillo" e pensa ad allestire la 'nuova' Teramo della serie B. "La verita' verra' a galla", si e' limitato a dire ai cronisti che lo assediano per la vicenda. Intanto la societa' biancorossa ha diffuso una nota nella quale si legge che "nell'affermare, senza timore di essere smentita, la totale estraneita' a qualsiasi ipotesi delittuosa o illecita, dichiarandosi serena sotto ogni profilo e riponendo, contestualmente, assoluta fiducia nell'operato della magistratura, auspica nell'interesse proprio, della tifoseria e della citta' tutta, che venga fatta prontamente chiarezza sull'intera vicenda".
"Ritengo che la Teramo Calcio abbia dimostrato di meritare la promozione in serie B sul campo, durante tutto il campionato. Ho la massima fiducia nella giustizia e nella magistratura, tuttavia conoscendo il presidente del sodalizio, Luciano Campitelli, un presidente con la 'p' maiuscola, sono certo che sapra' dimostrare la sua estraneita' in questo nuovo filone di indagini". Lo ha detto all'Agi il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi. "In questo momento - ha aggiunto - non credo si possa dire di piu', anche in attesa di capire meglio le accuse". Il sindaco, ovviamente tifoso biancorosso, ha comunque osservato che "un avviso di garanzia non significa certo essere colpevoli. Lo ha detto - ha ricordato - anche il presidente Renzi qualche giorno fa"
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Sono in tutto cinque i nuovi indagati per l'incontro di calcio Teramo-Savona del 2 maggio scorso, valevole per il campionato di Lega pro - Girone B. Nella mattinata odierna la Polizia di Stato ha notificato gli avvisi di garanzia ed eseguito altrettante perquisizioni domiciliari. Oltre a Marcello Di Giusepppe, 47 anni, direttore sportivo della societa' abruzzese, al presidente della stessa squadra Luciano Campitelli di 59 e al direttore sportivo del Savona, Marco Barghigiani di 52, hanno ricevuto avvisi di garanzia Giuliano Pesce, 50 anni, ex ds della Ternana ora collaboratore tecnico del Parma e Davide Matteini, 33 anni, calciatore del San Paolo Padova.
Sarebbe stato di 30.000 euro, secondo gli inquirenti, il prezzo della "combine" organizzata per truccare la partita di calcio Savona-Teramo disputata nel maggio scorso nell'ambito del campionato di lega Pro che ha permesso agli abruzzesi la promozione in serie B. E' quanto emerge dal nuovo filone di indagini condotte dalla squadra mobile di Catanzaro e dallo Sco, coordinate dalla Dda del capoluogo calabrese, nell'ambito dell'inchiesta "Dirty Soccer". Stamane gli agenti hanno notificato cinque nuovi avvisi di garanzia. Destinatari Giuliano Pesce, 50 anni, ex direttore sportivo della Ternana ed ora collaboratore tecnico del Parma; Davide Matteini, 33 anni, calciatore del San Paolo Padova; Marcello Di Giuseppe, 47 anni, direttore sportivo del Teramo; Luciano Campitelli, 49 anni, presidente del Teramo; Marco Barghigiani, direttore sportivo del Savona. I cinque sono accusati, secondo le indagini della Squadra Mobile di Catanzaro e dello Sco, di avere alterato l'esito dell'incontro di calcio del 2 maggio scorso che ha visto il Teramo vittorioso fuori casa conquistando la promozione con una giornata di anticipo rispetto alla chiusura del calendario. La squadra abruzzese ha festeggiato sul campo ligure la promozione in B per la prima volta nella sua storia. Secondo gli inquirenti, sarebbe stata la dirigenza del Teramo calcio a dare mandato a Ercole Di Nicola, direttore sportivo dell' Aquila, gia' indagato nella prima fase dell'operazione Dirty Soccer, di combinare il risultato dell'incontro procurando la vittoria alla loro squadra. Di Nicola si sarebbe avvalso anche della complicita' di Ninni Corda, allenatore del Barletta, pure gia' indagato, e di Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma, destinatario oggi di uno degli avvisi di garanzia. Il prezzo di 30.000 euro sarebbe stato pagato da Campitelli e Di Giuseppe per "truccare" la partita. Nel corso dell'attivita', secondo quanto si apprende, sono stati sequestrati ad alcuni indagati supporti informatici sui quali saranno svolti approfondimenti investigativi.
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