Una donna di 72 anni Aquilina Vernamonti, ha esploso un colpo di fucile all'indirizzo dell'ufficiale giudiziario che, accompagnato dal figlio del proprietario dell'abitazione, si apprestava ad eseguire lo sfratto della donna. Il fatto si e' verificato verso le 9 in localita' S. Martino di Chieti. Il colpo ha raggiunto ad una spalla il figlio del proprietario dell'abitazione che ora e' ricoverato all'ospedale diChieti in prognosi riservata. La donna e' stata arrestata dagli uomini della Mobile di Chieti con l'accusa di tentato omicidio
Il ferito si chiama ha 27 anni, e' originario di Castel di Sangro ed e' ricoverato all'ospedale di Chieti in prognosi riservata: il colpo di fucile lo ha raggiunto alla spalla.
L'intero stabile in cui abita la donna, in localita' San Martino alla periferia sud di Chieti, e che comprende un ex ristorante e due appartamenti, era stato messo in vendita in un'asta giudiziaria. La donna e' stata arrestata dalla polizia con l'accusa di tentato omicidio. Per ricostruire l'esatta dinamica della sparatoria la Polizia sta sentendo alcuni testimoni.
In base a una prima ricostruzione la donna ha fatto fuoco una prima volta dal balcone, colpendo la vittima, e una seconda volta dal portoncino d'ingresso senza centrare l'uomo.
L'anziana donna nel 1994 aveva perso il figlio Aurelio, allora trentacinquenne, accoltellato al cuore in una tragica notte a Francavilla al Mare. Per quel delitto era stato arrestato un giovane pregiudicato di Lamezia Terme, Nicola Paradiso.
Giampiero Catone: "Dramma della casa è emergenza pubblica"
"A Chieti oggi un'anziana signora disperata ha sparato all'ufficiale giudiziario ed al figlio del proprietario di casa durante la procedura di sfratto esecutivo; tale gravissimo episodio fa emergere la seria questione dell'emergenza casa dovuta alle circa 120.000 procedure esecutive di sfratto in corso e alle 650.000 richieste inevase di alloggi popolari". Lo afferma Giampiero Catone, componente della Commissione Bilancio della Camera e direttore politico del quotidiano La Discussione.
"Considerato il numero delle famiglie interessate dal problema ed il particolare momento di crisi economica e' necessario l'intervento dello Stato a salvaguardia dei cittadini piu' deboli - prosegue Catone - per evitare che la disperazione possa diventare la causa di azioni irragionevoli".
"Ho sollecitato il Governo a finanziare adeguate misure per l'housing sociale piu' incisive di quelle attuali che prevedono solo 70.000 alloggi a fronte di un fabbisogno censito di oltre 650.000 case; ed inoltre, ho richiesto di ripristinare il fondo destinato al contributo per gli affitti , di cui beneficiavano oltre 300.000 nuclei familiari, che e' stato azzerato dalla spending review; auspico - conclude Catone - di avere risposte concrete ed operative per prevenire il verificarsi di altri drammatici episodi".
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