"Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, in tutto questo tempo ha solo cavalcato una forma di protesta che si e' rivelata sterile e dannosa abbandonandosi ad assurde reazioni e a dietrologie incomprensibili. Ammetta il primo cittadino che questo suo atteggiamento non e' riuscito a produrre nessun risultato utile. Oggi cerca di attirare l'attenzione su problemi che non e' stato in grado di gestire direttamente dimostrando inefficienza operativa e incapacita' gestionale". Lo ha detto il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, in riferimento alla questione della ricostruzione post terremoto.
"Per questo ho sostenuto - ha proseguito Chiodi - che Cialente non deve essere lasciato solo ma va affiancato e supportato. Fornire esempi di protesta ben oltre i normali limiti della decenza e della legittimita' non aiuta né L'Aquila né, tantomeno, l'Abruzzo. L'Aquila non puo' permettersi ancora di restare nel blocco della ricostruzione per cui chiedo unita' e compattezza sul fronte istituzionale. Del resto, terminata la fase commissariale, il 31 agosto 2012, tutte le attivita' legate alla ricostruzione hanno subito un brusco 'stop'. Inoltre, siamo entrati in un periodo di stasi con la mancata previsione di nuove risorse da parte del governo Monti. Le uniche risorse a tutt'oggi messe a disposizione per la ricostruzione dell'Aquila sono quelle stanziate sotto il Governo Berlusconi con il decreto Abruzzo: circa 10,5 miliardi di euro. Siamo in attesa di capire oggi cosa vorra' fare il nuovo Governo nazionale per la nostra regione e per risollevare le sorti del territorio dell'Aquila. Oggi bisogna subito trasferire in termini di cassa tutte le risorse stanziate da Berlusconi e dal suo governo e prevedere, con un nuovo provvedimento, uno stanziamento certo per i prossimi anni che assicuri un flusso cospicuo di risorse per la ricostruzione. Pertanto, - ha concluso il Presidente - e' necessario che arrivino subito i primi 800 milioni e poi il restante miliardo dello stanziamento di Berlusconi e venga previsto uno stanziamento almeno pari a quello della legge 77 del 2009 (decreto Abruzzo) che attivi trasferimenti di risorse almeno pari ad un miliardo l'anno".
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