"Sono stato raggiunto, stamani, da un invito a depositare deduzioni ed eventuali documenti da parte della Procura Regionale della Corte dei Conti. Il provvedimento, che interessa anche gli assessori Pelini e Moroni e la dirigente Del Principe, nasce da un' indagine eseguita dal Comando della Guardia di Finanza dell'Aquila ed e' legata al mancato sfratto degli inquilini morosi di CASE, MAP, fondo immobiliare ed affitto concordato; in parole povere non avere cacciato gli assegnatari (ex affittuari) morosi avrebbe provocato un grave danno erariale poiche' per ciascun nucleo sfrattato si sarebbe potuto dare un appartamento ad una altro nucleo che attualmente usufruisce del contributo di autonoma sistemazione". Lo afferma in una nota il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente.
"Nei 30 giorni a disposizione, - ha aggiunto - chiariremo che da tempo i nostri uffici stanno inviando agli inquilini morosi, dei progetti CASE e MAP, del fondo immobiliare ed anche degli appartamenti ERP (case popolari di proprieta' del Comune dell'Aquila) solleciti o ingiunzioni di pagamento; nel contempo, stiamo procedendo a questa azione anche nei confronti delle morosita' per le bollette dei consumi individuali ( gas e luce ) che rappresentano un altro problema. Avremmo forse dovuto gia' procedere con sfratti ed interventi coattivi di recupero delle somme non pagate ma purtroppo, al di la di una parte di assegnatari che per scelta si rifiuta di pagare sia i canoni che le bollette pur avendone le disponibilita' economiche (e nei confronti dei quali stiamo gia' predisponendo le azioni legali, ritenendo tali atteggiamenti inaccettabili) abbiamo accertato che la gran parte dei morosi lo e' perche' assolutamente priva delle risorse per far fronte a spese di affitto o di pagamento dei consumi".
"Tanto e' vero - ha proseguito Cialente - che molti di questi assegnatari lo sono diventati anche in seguito alla graduatoria per le "fragilita' sociali" peraltro finanziate da atti governativi. Come abbiamo piu' volte segnalato, in questa Citta', a seguito del sisma che ha centuplicato le difficolta' economiche del Paese, esistono ormai centinaia di nuclei familiari alla disperazione, aiutati unicamente dal Comune dell'Aquila, dalla Caritas (peraltro aiutata a sua volta dal Comune per la residenzialita' ), dalla Mensa di Celestino e dalle altre associazioni del volontariato privato. Dalla Giunta urgente convocata oggi alla luce di tale atto, abbiamo purtroppo dovuto decidere di accelerare le procedure anche di sfratto e di recupero coercitivo dei crediti. Ci rendiamo conto che si tratta di un'operazione senza sbocchi razionali perche' sfrattare queste famiglie vorrebbe dire ricreare i meccanismi per i quali molti di loro sono stati inseriti negli alloggi proprio dal Comune, che in questi casi devi intervenire per legge. Speriamo, pertanto, di riuscire ad evitare gravi tensioni sociali ed ulteriori preoccupazioni per le famiglie che gia' per altri motivi hanno perso la loro serenita'"
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