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Pubblicato il 04/08/2013 18:06

Cingalese ucciso a coltellate da un connazionale nel teramano

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L'omicidio si e' consumato sul pianerottolo antistante le abitazioni dove i due vivono, in un condominio in piazza Castrum Rufi a Sant'Omero

Lo ha colpito alla schiena due volte, affondando la lama del suo coltello da cucina. Sattambia Ralalage Don Susira Kelum Nanayakkara, operaio di 30 anni, cingalese, e' morto sul colpo. A ucciderlo e' stato il connazionale Udara Chandima Kolamunnage, badante di 29 anni, arrestato in flagranza di reato. L'omicidio si e' consumato sul pianerottolo antistante le abitazioni dove i due vivono, in un condominio in piazza Castrum Rufi a Sant'Omero. Secondo alcune testimonianze raccolte sul luogo dell'omicidio, tra le quali quelle di un terzo connazionale che si trovava con loro al momento del fatto di sangue, i due contendenti erano alticci e hanno inscenato una discussione per futili motivi che e' purtroppo degenerata in tragedia. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri della stazione di Nereto e poi quelli del reparto operativo provinciale e del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica. Udarachandima e' stato arrestato su disposizione del pubblico ministero Bruno Auriemma per omicidio volontario, il coltello e' stato sequestrato. La salma di Nanayakkara, sposato e padre di un bambino di tre anni, e' stata composta all'obitorio dell'ospedale di Sant'Omero a disposizione del magistrato per l'autopsia.

E' stato trasferito alle 13 nel carcere teramano di Castrogno il cingalese 29enne Udara Chandima Kolamunnage, accusato dell'omicidio volontario del connazionale Sattambie Nanayakkara. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il delitto si e' consumato sotto gli occhi della moglie incinta del secondo figlio della vittima e di un terzo connazionale. La donna ha accusato un malore ed e' stata trasferita all'ospedale di Sant' Omero dove e' stata ricoverata per accertamenti. All'origine della discussione e dell'omicidio ci sarebbe una offesa ricevuta dall'aggressore che avrebbe apostrofato con del ''terrorista'' il connazionale che lo avrebbe inseguito impugnando il coltello da cucina e lo avrebbe raggiunto, pugnalandolo, sull'ingresso di casa. Si e' inoltre appreso che l'arrestato, che vive allo stesso civico della vittima ma in un appartamento attiguo, svolgeva mansioni di badante ad un anziano, che e' il padre di una delle guardie del corpo personali di Silvio Berlusconi ed e' originario di Garrufo di Sant'Omero.

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