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Pubblicato il 27/10/2014 18:06

Cisl-Fp, garantire a punti nascita requisiti di sicurezza

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Uno degli impegni presi dal Commissario alla Sanita' Regionale Luciano D'Alfonso congiuntamente all'Assessore alla Sanita' Silvio Paolucci al Tavolo di Monitoraggio romano e' stato l'adozione del provvedimento sulla riorganizzazione dei Punti Nascita da presentare il prossimo 4 novembre. Lo afferma in una nota, Davide Farina, della Cisl Fp regionale. Cio' rappresenta uno dei passaggi cardini per uscire dal Commissariamento e riappropriarsi della piena autonomia programmatoria in tema di sanita'. Il livello di discussione che in questi giorni - ha aggiunto - sta impegnando la nostra classe politica e dirigenziale sull'argomento e nella fattispecie quali punti nascita sopprimere e quali salvare e', purtroppo, paradigmatico del grado di competenza e cultura della classe Dirigente Abruzzese nell'affrontare, piu' in generale, il tema della riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale. Il riordino dei punti nascita e' stato previsto gia' dal Patto della salute 2010/2012 siglato il 9 dicembre 2009 . Il percorso da intraprendere con la definizione di tutti gli standard operativi, di sicurezza, assistenziali e tecnologici fu individuato nell'accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010. L' atteggiamento ostruzionistico, posto oggi sull'argomento, dell'opposizione politica in Consiglio Regionale ha trovato terreno fertile nelle divisioni interne del centro sinistra insieme ad una vasta area di politici ed amministratori locali che stanno fortemente condizionando l'attivita' del Governo.

Per la qual ragione - ha detto sempre Farina - l'Assessore Paolucci e' stato costretto ad assecondare e promuovere l' iniziativa di istituire un ulteriore comitato di esperti dopo quello gia' costituito da Chiodi nel marzo 2011 e che produsse un risultato. Chiaramente e' nella consapevolezza di ognuno che segua le vicende della sanita' che questo atto dilatorio di scelte importanti sara' un' ulteriore bocciatura al tavolo romano nel momento in cui il 4 novembre ci si presentera' senza aver fatto "i compiti a casa". Con buona pace di tutti. cosi' la discussione continuera' ad involvere su dove e quanti Punti Nascita avere in Abruzzo rispetto ai propri orticelli di consenso politico da coltivare senza per esempio che nessuno sollevi l'allarmante dato che, nonostante il proliferare di punti nascita, in Abruzzo c'e' il piu' alto tasso Nazionale di mortalita' neonatale sotto il primo giorno di nascita, tra 1-6 giorni e tra 1-29 giorni (tab. 7 punti nascita - accordo stato-regioni) . nessuno che si chieda ma quale tipo di competenza professionale potra' mai sviluppare un'equipe ostetrico-gincologica che nella media delle 24 ore giornaliere effettui poco piu' di un parto al giorno. Il processo assistenziale travaglio/parto/nascita - ha evidenziato il segretario regionale Cisl-Fp - e' un processo per natura fisiologico che, in alcuni casi, puo' diventare drammaticamente patologico con grave rischio per madre e neonato. Per questo continuo bilanciamento tra fisiologia ed imprevedibile quadro patologico l'area del parto diventata straordinariamente delicata

In tal senso - ha detto sempre Farina - l'accordo stato-regioni si e' impegnato a sviluppare un programma articolato su 10 linee di azioni al fine di favorire la promozione ed il miglioramento della qualita', sicurezza ed appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita fra i quali emergono criteri quali: ? Razionalizzazione/riduzione progressiva dei punti nascita con numero di parti inferiori a 1000. Previsioni per pari complessita' dell'abbinamento delle Unita' Operative Ostetrico-ginecologiche con quelle neonatologiche-pediatriche. Attivazione e messa a regime del Sistema Trasporto Assistito Materno ( STAM) ed il Sistema trasporto Emergenza Neonatale (STEN). Accreditamento delle strutture sanitarie. Previsione di una sala operatoria nel blocco travaglio/parto per gli interventi di urgenza. ? Garantire la presa in carico, la continuita' assistenziale, l'umanizzazione della nascita attraverso l'integrazione dei servizi tra territorio ed ospedale. ? Sviluppare di linee guida sulla gravidanza fisiologica e sul taglio cesareo. la CISL FP vorrebbe che la discussione fosse incentrata su questo contesto di alto profilo tecnico, sulle necessita' di garantire ai Punti nascita, al di la delle loro allocazioni, quei requisiti di sicurezza richiamati posto che in Abruzzo oggi manca perfino l'ambulanza attrezzata per il trasporto neonatale, nessun blocco parto contiene una sala operatoria, una piccola minoranza di presidi presenta sale operatorie sullo stesso piano della sala parto mentre in 3 degli ospedali a piu' elevata numerosita' di parti Chieti, Pescara e l'Aquila, le sale operatorie sono dislocate a svariati piani di distanza dalla sala parto e per quanto riguarda il pronto soccorso ostetrico si continua in diversi ospedali ad operare in regime di reperibilita' senza la presenza della guardia interna h 24 prevista tassativamente. Bisogna avere coscienza - ha concluso Farina - che non solo qualsiasi Punto Nascita senza un'adeguata casistica di parti e' a rischio e fuori di qualsiasi linea guida, ma anche l'intero percorso dalla presa in carico madre/neonato alle loro dimissioni devono essere oggetto di rispetto di precisi standard tecnologici, operativi, qualitativi, di sicurezza ed assistenziali senza il cui rispetto e/o adeguamento quel tasso di mortalita' neonatale indicato nell'accordo stato-regioni che ci vede fanalino di coda in Italia, difficilmente sara' ridotto. 

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