Il ritrovamento del corpo del terzo pilota disperso dopo lo scontro fra due Tornado nei cieli di Ascoli Piceno e' stato fatto stamani attorno alle 13 da una squadra del Corpo nazionale del Soccorso alpino, in in una zona particolarmente impervia sopra le pendici di Poggio Anzu'. La salma, si legge in una nota del Cnsas, e' stata adagiata su una barella, verricellata su un elicottero HH3F dell'Aeronautica militare e trasportata fino al campo sportivo di Venarotta, per essere consegnata alle autorita' competenti. Altre 5 squadre di tecnici del Soccorso alpino hanno lavorato tutta la giornata alla ricerca dell'ultimo pilota che risulta ancora disperso e della seconda scatola nera e al recupero dei resti dei due velivoli. L'impegno da parte del Cnsas, intervenuto oggi con 40 volontari appartenenti ai servizi regionali di Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Umbria, proseguira' anche nei prossimi giorni. Altri 30 tecnici, di cui tre specializzati nel coordinamento di operazioni di ricerca e appositamente addestrati nella gestione di interventi con scenari complessi, sono partiti dalla Lombardia con mezzi fuoristrada e un mezzo camper allestito come base logistica che andranno a sostituire alcuni tecnici che hanno lavorato finora sul campo.
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Nessuno se la sente di dire apertamente "nessun superstite"; qualche esponente delle forze di polizia locali parla di speranze "ridotte al lumicino" di trovare in vita gli altri due membri degli equipaggi dei Tornado dell'Aeronautica militare, coinvolti ieri in un incidente in volo e precipitati nei pressi di Ascoli Piceno. Le ricerche condotte da ieri sera e per tutta la giornata di oggi su una superficie di circa 50 ettari fra i Comuni di Ascoli, Venarotta e Roccafluvione, hanno permesso di ritrovare i resti dei corpi martoriati e semicarbonizzati di due uomini, a circa 800 metri l'uno dall'altro, il che fa ipotizzare che si tratti dei membri dello stesso equipaggio: il pilota, cioe' l'addetto alla guida del velivolo, e il navigatore, che si occupa del funzionamento generale dell'apparecchio piu' che della rotta. Ma al momento non c'e' nessuna identificazione ufficiale. I quattro militari in volo, partiti dalla base di Ghedi erano il capitano pilota Alessandro Dotto e il capitano navigatore Giuseppe Palminteri sul primo velivolo, sul secondo il capitano pilota Mariangela Valentini e il capitano navigatore Paolo Piero Franzese. La zona di Ascoli, da loro sorvolata, spiegano fonti dell'Aeronautica, fa parte di un'aerovia, una rotta da percorrere per arrivare al luogo dell'addestramento in vista di una esercitazione Nato in programma per il prossimo autunno. Ma su quella strada dell' aria, non si sa per quali cause, i due velivoli hanno avuto un impatto "ortogonale" (erano cioe' perpendicolari tra loro), come documenta il filmato di un videoamatore acquisito dall'Aeronautica, che ora ricostruira' la possibile traiettoria dei frammenti degli aerei e forse dei seggiolini dei piloti. I rottami, caduti in un'area molto vasta, sono quasi tutti di piccole dimensioni - il piu' grande, una tanica schiacciata, misura circa due metri - e si sono sparsi fra tre colline: oltre a parti di aereo, sono stati trovati documenti di navigazione, bloc notes con appunti, un badge in plastica liquefatto, un pezzo di seggiolino. o di pilotaggio, carte di navigazione, ma nessuna scatola nera. Quanto alla dinamica dell'incidente, le testimonianze variano. C'e' chi parla di una collisione in volo, chi di un aereo esploso e di un altro, integro, che lo ha sorvolato a bassa quota, infilandosi sotto i fili elettrici per schiantarsi sul fianco della collina. Tra le ipotesi, l'avaria o l'errore umano. Secondo l'Aeronautica militare non risultano violazioni alle norme della navigazione aerea e i piani di volo sarebbero stati rispettati. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti parla di aerei efficienti, ribadendo che le missioni addestrative sono "in regola con le norme". I chiarimenti tecnici dovra' darli una commissione istituita dall' Ispettorato alla sicurezza del volo, mentre la Procura di Ascoli sottolinea ancora una volta la sua competenza sulla vicenda, aprendo un fascicolo per disastro colposo. L'Aeronautica militare mette in campo un suo contingente di esperti e mezzi aerei dotato di visori notturni. Il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di squadra aerea Pasquale Preziosa, ha partecipato oggi ad una riunione presso la Prefettura di Ascoli Piceno. Il sostituto Umberto Monti, che coordina l'inchiesta insieme al procuratore Michele Renzo, ha partecipato oggi ad una riunione operativa e ha insistito che le squadre di ricerca debbono essere miste, composte dalle varie amministrazioni dello Stato, dai vigili del fuoco, che coordinano tutta l'attivita', ai carabinieri, alla polizia, alla guardia di Finanza, fino al Cfs, in tutto una novantina di uomini, piu' 70 del Soccorso Alpino.
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E' stato trovato e raggiunto intorno alle 15 il corpo senza vita di uno dei tre piloti ancora dispersi dopo l'incidente di ieri tra i due Tornado nella zona di Ascoli Piceno. Lo fanno sapere i vigili del fuoco del comando provinciale, che fanno parte della task-force al lavoro da ieri sul posto per le ricerche dei piloti. Dopo che stamattina era stato trovato il primo corpo nella fusoliera di un jet, gia' recuperato e trasportato all'obitorio dell'ospedale civile di Ascoli, i soccorritori proseguono le ricerche dei due piloti mancanti. Nulla ancora si sa sull'identita' dei due cadaveri gia' trovati, sfigurati a causa dell'esplosione degli aerei in volo e per il successivo impatto a terra.
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Il corpo carbonizzato di uno dei piloti che viaggiavano a bordo dei due Tornado schiantatisi ieri in volo nei cieli sopra Ascoli e' stato rinvenuto poco fa nella zona di Tronzano. Lo si apprende da fondi di polizia locale. Sembra che i resti fossero nella fusoliera di uno dei due caccia.
L'Aeronautica militare conferma il ritrovamento del cadavere di uno dei quattro militari dispersi nell'incidente tra i due Tornado. Si sottolinea inoltre che non e' ancora nota l'identita' del militare
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Fonti della Procura di Ascoli Piceno confermano stamani l'apertura di un'inchiesta per l'ipotesi di reato di disastro aereo colposo. Il procuratore capo Michele Renzo l'ha affidata al sostituto Umberto Monti, che ieri notte ha tenuto una riunione in Procura con tutti i soggetti impegnati nelle operazioni di ricerca dei piloti scomparsi. Un summit servito anche per stabilire con chiarezza che la competenza sulle operazioni di ricerca e sulle indagini e' della magistratura ascolana, che avra' il supporto e l'ausilio di tutte le forze impegnate sul campo, comprese quelle militari. GIa' sequestrati diversi componenti dei relitti finora rinvenuti.
Anche stamani e' in programma un incontro del pm Monti con un alto ufficiale dell'Aeronautica militare giunto ad Ascoli. Le indagini sono condotte dalla squadra mobile, anche se alcuni accertamenti verranno affidati ai carabinieri. Nelle prossime ore verranno acquisiti i filmati che circolano in rete da ieri, ritenuti importanti per stabilire il punto di impatto dei due Tornado e l'altitudine a cui viaggiavano. Verranno sentiti i testimoni oculari, in particolare i residenti delle frazioni dove e' avvenuto l'impatto. Determinante per la Procura recuperare le scatole nere che potranno chiarire molti aspetti dell'incidente. Dai primi accertamenti non sarebbero emersi elementi per ipotizzare un'avaria a uno dei due caccia prima dell'impatto fatale.
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