Si è ribellata al suo destino e ha denunciato la madre. La donna faceva prostituire la figlia 14enne, vendendo il suo corpo ad un imprenditore ascolano di origini teramane, arrestato poco prima che consumasse il rapporto sessuale in un locale a disposizione dell'uomo, a Sant'Egidio alla Vibrata. Alla vicenda hanno posto fine, ieri sera, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Ascoli Piceno e della locale stazione che hanno ammanettato in flagranza di reato l'imprenditore di 70 anni e la madre della minore di nazionalita' nigeriana, con l'accusa rispettivamente di atti sessuali con minorenne e induzione aggravata e sfruttamento della prostituzione minorile.
La triste vicenda trae origine dalla denuncia sporta dalla 14enne, di origini nigeriane e residente in Italia dalla nascita, costretta dalla madre a prostituirsi ripetutamente. Le indagini sono scattate subito attivando intercettazioni telefoniche ed ambientali, pedinamenti, nonche' perquisizioni e sequestri. L'attivita' investigativa avrebbe consentito di raccogliere inequivocabili elementi di prova a carico dei due arrestati e di scongiurare che l'ultimo incontro tra l'uomo e la minore degenerasse in un rapporto sessuale completo. L'uomo e' stato arrestato a Sant'Egidio alla Vibrata, in un appartamento in cui il facoltoso imprenditore si era nuovamente incontrato con la minore. La madre della ragazzina invece, anch'essa nigeriana e regolarmente residente in Italia, e' stata arrestata a Castel di Lama . Gli arrestati si trovano al carcere di Teramo a disposizione delle Procure della Repubblica di Ascoli Piceno e Teramo.
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