Scade il prossimo 28 settembre il contratto di affitto che negli ultimi due anni ha consentito al Policlinico Abano Terme di gestire la casa di cura Villa Pini di Chieti, nell'ambito della procedura apertasi in seguito al fallimento di quest'ultima, dichiarato nel febbraio 2010. Per Villa Pini, che conta circa 500 dipendenti, si apre dunque la strada del ricorso all'esercizio provvisorio, come annunciato dal curatore fallimentare, l'avvocato Giuseppina Ivone, all'indomani della vendita all'asta, indetta per lo scorso 12 settembre e andata deserta.
Una vicenda complessa e difficile, quella di Villa Pini, sul cui accreditamento e' atteso anche l'esito di un ricorso al Consiglio di Stato, dopo che il Tar aveva bocciato i provvedimenti di accreditamento emanati dalla Regione Abruzzo.
Villa Pini deve fare i conti anche con l'annullamento, da parte del Comune di Chieti, dell'autorizzazione definitiva all'esercizio dell'attivita' sanitaria, che era stata concessa lo scorso 3 settembre: il Comune ha agito in sede di autotutela, a causa della mancanza di documentazione sulla prevenzione degli incendi.
Il provvedimento del Comune, che ha suscitato un certo allarme sia fra le organizzazioni sindacali e dunque fra i lavoratori sia a livello istituzionale, non impedisce tuttavia a Villa Pini di continuare a svolgere attivita' sanitaria, dunque non avra' conseguenze sull'assistenza, ma riporta di fatto la Casa di cura in un regime di autorizzazione provvisoria.
Nel frattempo, nulla si e' appreso circa la domanda di proroga dell'affitto presentata nei giorni scorsi dal Policlinico Abano Terme, che ha chiesto di continuare a gestire Villa Pini fino a quando non sara' indetta una nuova vendita all'asta. Una precedente richiesta di proroga, fino a dicembre e sempre in attesa di una nuova asta, indirizzata al giudice delegato al fallimento e non al curatore, era stata bocciata.
Sulla seconda istanza dovra' essere sentito il comitato dei creditori; e' probabile che una decisione arrivi all'inizio della prossima settimana. Il Policlinico Abano Terme nel 2011 ha acquisito anche i 18 centri ambulatoriali di riabilitazione San.Stef.Ar, di cui 16 in Abruzzo e 2 in Molise, provvisoriamente accreditati con il Sistema Sanitario Nazionale. Il contratto dei dipendenti, a tempo determinato, e' scaduto il 27 luglio.
«In un momento di così grande incertezza è ammirevole come i dipendenti di Villa Pini continuino il loro duro lavoro senza trasmettere ai pazienti una naturale ansia per il futuro: soprattutto per il loro coraggio e la loro abnegazione occorre che tutti facciano la propria parte nella definizione di una vicenda sempre più in bilico»: è l'appello che il presidente provinciale dell’Udc, Andrea Buracchio, rivolge a tutte le forze politiche e sociali e a tutti coloro che sono investiti di una responsabilità in merito alla vicenda Villa Pini. «Ritengo che tutte le forze politiche e sociali dovrebbero lavorare affinché non si disperda quel patrimonio di conoscenze, di abilità, di umanità che costituisce la vera ricchezza di Villa Pini, che attende ormai da troppo tempo di sapere quale sarà il proprio destino. Mi auguro dunque che le decisioni delle magistrature competenti possano arrivare con celerità, tenendo conto dell'importanza sociale ed umana di un presidio sanitario così radicato nel territorio teatino».
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