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Pubblicato il 13/09/2014 18:06

D'Alfonso: la Asl di Teramo ritrovera' le ali

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"Una persona che vanta lontananze da abitudini che non ci piacciono, quel giusto stanziamento da appartenenze politiche e amicalita'. Dovra' avere capacita' di ascolto, maestria e abilita' nell'assunzione e nella lavorazione dei dati nonche' nell'elaborazione strategica che consentano alla sanita' teramana di essere riferimento di eccellenza nel panorama sanitario". Cosi' oggi a Teramo il Presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso ha presentato il nuovo manager della Asl di Teramo, Roberto Fagnano nel corso del secondo dei quattro incontri previsti con la sanita' abruzzese, presso l'Universita' degli studi Campus Coste Sant'Agostino, aula delle conferenze, facolta' di Scienze politiche, con il personale della locale Asl. L'obiettivo e' conoscere dalla voce degli attori principali della sanita' regionale i problemi e le questioni aperte sul fronte dell'offerta sanitaria al cittadino. Dopo Teramo sara' la volta della Asl dell'Aquila, (sabato 20 settembre) e infine quella di Chieti, venerdi' 26 settembre. Alla riunione ha partecipato anche l'assessore alla sanita' Silvio Paolucci, all'agricoltura Dino Pepe, il consigliere regionale Luciano Monticelli, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi. Il confronto e' stato promosso dallo stesso D'Alfonso per il rilevamento di bisogni e proposte per favorire la nascita di un nuovo modello di sanita' pubblica che sia veramente al servizio del cittadino-utente. E' stata l'occasione per parlare dello stato dell'arte e delle nuove prospettive che attendono la sanita' abruzzese nel prossimo futuro in previsione di una "nuova stagione" di impegno per tutti. Nel corso dei numerosi interventi che si sono succeduti molte le luci che sono emerse sulla sanita' abruzzese e sugli ospedali della asl teramana ma anche molte le richieste pervenute per il miglioramento dei servizi, della qualita' della vita e dell'assistenza dei pazienti. In particolare, la salvaguardia dei punti nascita, il precariato e la mobilita' passiva oltre alla necessita' di una diversa organizzazione dei vertici aziendali con riduzione di figure apicali.

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