Luciano D'Alfonso non si dimetterà da Presidente della Regione qualora venisse condannato in Appello. Il candidato del centrosinistra lo ha detto nel corso del confronto con Abruzzo Civico, movimento guidato da Giulio Borrelli.
« Come pensa di regolarsi nel caso in cui i giudici di secondo grado dovessero ribaltare la sentenza di primo grado che l'ha assolta?» ha chiesto Borrelli. D'Alfonso si è detto ottimista: «Sono certo che non sarò condannato, sono stato assolto 53 volte perché sono innocente». Borrelli insiste: «Nel caso in cui dovesse arrivare una condanna in secondo grado, qualora fosse presidente, si dimetterà, costringerà l'Abruzzo a tornare alle urne?». «No», replica D'Alfonso, «ricorrerò in Cassazione, per affermare la mia innocenza». «Lei è un po' berlusconiano», ha ironizzato Borrelli. «No», ha controreplicato D'Alfonso, «io mi sono difeso nel processo e non dal processo e finora ne sono sempre uscito indenne».
«Ci sono molti mal di pancia nella sua attuale coalizione», ha detto Borrelli «causati da candidature che vengono da correnti lontane dal centrosinistra e soprattutto da qualche assessore che, in quattro e quattr'otto, è passato dall'amministrazione Chiodi al sostegno a lei. La sua», ha chiesto il coordinatore-portavoce di Abruzzo Civico, «non rischia di apparire una coalizione senz'anima?». D'Alfonso: «La candidatura me l'hanno data gli abruzzesi, non l'ho chiesta e, in ogni caso, ogni candidato sarà sottoposto al giudizio degli elettori. Saranno loro a scegliere».
Riduzione dei costi della politica regionale, semplificazione e privatizzazione degli enti e delle aziende partecipati, riordino e miglioramento della sanità, ricostruzione dell'Aquila. Tutti i nodi critici dell'Abruzzo sono stati passati in rassegna nell'incontro fra la rappresentanza di Abruzzo Civico (guidata da Giulio Borrelli, coordinatore politico e portavoce) e Luciano D'Alfonso, candidato governatore del centrosinistra.
Dal confronto è emersa la necessità di ridurre i costi della politica regionale. Abruzzo Civico ha insistito, tra l'altro, sull'esigenza che la nostra regione dia il buon esempio, diventando la prima che abolisce i rimborsi ai gruppi consiliari, senza attendere i provvedimenti legislativi del governo nazionale.
Sulla ricostruzione dell'Aquila, è d'obbligo per Abruzzo Civico «la semplificazione delle procedure di ricostruzione, con controlli sistematici ed efficaci». Nodo cruciale del confronto è stato la sanità: «Come si recupera la qualità dell'assistenza agli abruzzesi, vessata dalla malagestione? Qual è l'alternativa alla chiusura delle strutture periferiche?», ha chiesto Borrelli al candidato governatore D'Alfonso. «Noi vogliamo la riduzione della mobilità passiva con una qualità migliore dell'offerta, il potenziamento della medicina sul territorio, specialmente nelle zone interne con distretti molti indeboliti». Per D'Alfonso «la rete emergenze-urgenze deve tener conto di ciò che cerca il cittadino». Sullo stesso piano le infrastrutture della regione, che, hanno convenuto Borrelli e D'Alfonso, vanno migliorate e meglio utilizzate.
«Sono emerse molte indicazioni positive, ma anche alcune criticità», ha commentato Borrelli al termine del confronto durato un'ora e trasmesso in diretta streaming. «Approfondiremo questi argomenti nelle prossime ore con tutti gli associati di Abruzzo Civico per arrivare alla scelta più giusta, più utile, più opportuna, nell'interesse di tutti i cittadini».
Il prossimo appuntamento su www.abruzzocivico.it dovrebbe essere con il governatore Gianni Chiodi, se confermerà la sua disponibilità a confrontarsi. La candidata del Movimento 5 stelle, Sara Marcozzi, ha declinato l'invito a partecipare all'incontro in diretta streaming.
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