Luciano D'Alfonso all'Aquila annuncia la prima proposta 'forte' del suo governo prossimo venturo, ossia la creazione di un assessorato alla Ricostruzione per la citta' martoriata dal sisma del 6 aprile 2009: ''Non ci sara' solo un assessore alla ricostruzione, ma molto potere dedicato alla ricostruzione dell'Aquila e del cratere del terremoto - ha spiegato D'Alfonso dopo essere uscito dalla prima riunione al sesto piano di Palazzo Silone - E questo impegno sara' una evidente priorita' della nostra azione di governo. Il nostro obiettivo non e' solo quello di ricostruire le mura attraverso i cantieri, ma anche di rilanciare la comunita' dal punto di vista economico e sociale". Oltre alle rose di una vittoria schiacciante, potrebbero pero' spuntare fuori le prime spine dell'alleanza quando gli fanno notare che dalle urne e' uscita una maggioranza eterogenea e che ci sono voci che vedrebbero Donato Di Matteo (Pd), papabile assessore alla Sanita'. Luciano D'Alfonso ha ribattuto che "sono anticipazioni sensazionali, dico che la squadra verra' costruita sulla base dell'incrocio tra consenso, esperienza, professionalita', vocazione a fare lavoro unitario. Tutto l' Abruzzo dovra' riconoscersi in questa squadra di governo". Per i detrattori sconfitti nelle urne, la posizione di Di Matteo era paragonabile a quella di Giorgio D'Ambrosio: entrambi al centro delle polemiche sulla vicenda Bussi, a capo nel passato degli enti che avrebbero dovuto controllare le acque inquinate dal sito industriale, tutti e due eletti e 'signori' delle tessere. Contestato, D'Ambrosio, da Sel e Idv, fu proprio D'Alfonso a 'escluderlo' a cosa fatte dalla maggioranza. Ma il diretto interessato, che all'ultimo momento si era fatto candidare dal Centro Democratico di Tabacci, non ci sta: ''Sono stato eletto per amministrare la Regione in una coalizione vincente. Le polemiche? Io non mi sento fuori dalla maggioranza che ha vinto le elezioni''. La sua posizione e' dunque chiara. E quando gli si fa notare che era stato lo stesso D'Alfonso a decretare il suo 'allontanamento postumo' dalla maggioranza, risponde che ''forse Luciano avra' detto quelle cose colto da un momento di emotivita'. La mia posizione? Quando poi ci inviteranno al tavolo per la coalizione, vedremo cosa chiedere. Centro Democratico e' la quarta forza, ha preso piu' voti di Idv e Sel''.
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