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Pubblicato il 15/02/2015 08:08

D'Alfonso: vogliamo "toscanizzare" l'Abruzzo

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Conclusi nel tardo pomeriggio i lavori della Giunta tematica abruzzese, nel Santuario di San Gabriele, a Isola del Gran Sasso, alla quale ha partecipato lo stato maggiore della Regione. Il confronto tra Esecutivo regionale e Tecnostruttura e' stato voluto dal presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, e produrra' una "Legge obiettivo annuale che precisa le dieci grandi questioni da realizzare". Dopo le relazioni degli oltre cinquanta partecipanti, il Presidente ha passato in rassegna gli Assessori. Il vicepresidente, Giovanni Lolli, ha proposto una nuova "iniziativa capovolta, dove la politica indica cio' che vuole, pensando a cio' che manca, perche' noi siamo sul punto di fare scelte". Duro il commento dell'assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, che ha parlato, riferendosi ai rilievi della parifica del 12 luglio, di "fallimento della dimensione regionale in questa regione". "Sforiamo i tetti sui dispositivi medici di 50 milioni di euro", una quantita' maggiore rispetto alla spesa per beni e servizi che, pero', puo' essere ricostruita per appena il 58 per cento, "cio' vuol dire - ha detto Paolucci -che di 20 milioni di euro non abbiamo traccia". Per Donato Di Matteo, che ha apprezzato l'iniziativa, bisogna incamminarsi sulla strada della sburocratizzazione, dell'adozione dei regolamenti in materia comunitaria per calmierare l'anticipazione chiesta alle Regione dall'Unione europea. L'assessore, Dino Pepe, ha evidenziato la "confusione organizzativa del settore" dopo la chiusura dell'Arssa. "Nonostante tutto abbiamo lottato per evitare il disimpegno delle risorse del Piano di Sviluppo locale". L'assessore al Sociale, Marinella Sclocco, parla di un "vuoto di 17 anni ed un buco di 23 milioni di euro di trasferimenti in meno ai 35 ambiti", gli organismi che gestiscono i servizi alle persone. Mario Mazzocca ha anticipato la notizia dell'adozione del Piano dei rifiuti entro due mesi, la rivisitazione dell'Arta, il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici. 

Uno degli argomenti discussi durante la Giunta tematica che si sta tenendo al Santuario di San Gabriele e' quello del turismo e le sue connessioni tra trasporti e cultura. Il dirigente a capo del dipartimento, Giancarlo Zappacosta, ha proposto in assemblea quanto bolle in pentola spiegando che il turismo e' uno dei settori che piu' riesce a creare connessione con gli altri territori e quindi ad accedere a risorse comunitarie. Zappacosta ha messo a conoscenza la Giunta di una serie di iniziative che gli uffici stanno seguendo evidenziando alcuni progetti: "Bisogna uniformare - ha detto il dirigente - quella che viene chiamata l'offerta di turismo religioso, e che il collegamento con Andalusia e altre regioni europee e' stata chiamata "Le vie della Passione". L'Abruzzo in questo progetto UE porta eventi come il Cristo Morto di Chieti, la Perdonanza, la Madonna che scappa di Sulmona, i Cammini Celestiniani, per le quali sono pronti da incassare fondi per uniformare standard di livello qualitativo comuni. Con noi molte regioni del sud d'Europa, anche la Sicilia. A dar manforte al dirigente regionale e' intervenuto il presidente della Giunta, Luciano D'Alfonso. Per D'Alfonso, a parte le regioni del nord benedette dalla natura, solo due regioni negli ultimi anni hanno avuto effettivi benefici da una politica turistica "e sono la Puglia di Vendola, e le Marche Spacca. Tra taranta, pizzica e 'sociologia Cassano', Vendola e' riuscito a rendere la Puglia attrattiva come mai era stata nella sua storia repubblicana. Noi adesso - ha concluso D'Alfonso - non dobbiamo solo pensare a realizzare le piste ciclabili ma anche al dopo, a come metterle a reddito".

Se i fondi strutturali europei rappresentano oggi "l'unica vera risorsa in concreto per i territori", in Abruzzo c'e' la necessita' non soltanto di riordinare la gestione dei fondi, ma anche di ripristinare un rapporto con la UE. "Ho trovato una situazione difficile, ho ereditato un Por-Fesr polverizzato in interventi settoriali e localistici, ma soprattutto ho raccolto 192 osservazioni, ossia critiche". Lo ha detto oggi durante la Giunta tematica abruzzese, il direttore del dipartimento degli affari europei della Regione Abruzzo, Giovanni Savini il quale, subentrato a gennaio nel ruolo, ha subito chiarito che "bisogna ricostruire la credibilita' dell'Abruzzo in Europa". C'e' un bisogno di trasparenza, ha fatto intendere, e gli ha dato manforte il presidente della Giunta, Luciano D'Alfonso, il quale e' stato a Bruxelles nei giorni scorsi e ha raccontato alla platea che "l'Unione Europea e' indispettita con noi anche perche' quando abbiamo avuto problemi giudiziari non glielo abbiamo detto, e ci siamo giustificati spiegando che pensavamo non fosse importante relazionare Bruxelles su quanto accaduto nelle sedi giudiziarie. Questo deve finire", ha concluso D'Alfonso.

Il paradosso e' che l'Ente regione e' un organismo regionalista "che non conosce i numeri sociali della sua realta'" e, di conseguenza, e' "incapace di essere efficace". C'e' la necessita', quindi, di rompere con il passato per "toscanizzare l'Abruzzo", e intensificare la pianificazione strategica. Il presidente della Giunta, Luciano D'Alfonso, stamattina ha "composto il sacro collegio" di assessori, consiglieri regionali, tecnostruttura regionale, presidenti di enti strumentali, nella sede del Santuario di San Gabriele, dando l'abbrivio ai lavori con una ampia relazione, finalizzata ad "imporre la dritta su cio' che si deve fare". Il presidente ha evidenziato le gradi criticita' dell'Ente Regione rispetto alla difficolta' di rapportarsi con l'Unione europea, l'assenza di obiettivi, di concentrazione, di realizzabilita'. La nostra "non e' una Regione funzione", perche' non e' una "struttura organizzata, depersonalizzata" e che non si pone, nello svolgimento quotidiano proceduralizzato, la domanda ultima sulle questioni come l'attrattivita' degli investimenti, la facilitazione della vita alle imprese, la formazione, la capacita' di porsi obiettivi e di pensare per obiettivi. Da qui, la necessita' di "insediare oggi una nuova ambizione lavorativa" e di definire un piano dettagliato degli obiettivi, inaugurando un nuovo metodo, quello dello "straniamento dal mondo, del chiamarci fuori dal secolo, per mettersi al riparo dall'ordinario emergenziale", come ha detto il presidente, aggiungendo di non volersi trovare nella condizione di un "giansenista che si trova ogni quinquennio a governare la Regione, augurandosi che non accada piu'". Il confronto prosegue con il dettaglio tecnico dei Capi Dipartimento. 

Durante il meeting nel quale tutti i quadri regionali si sono confrontati con la Giunta regionale, ampio spazio e' stato dato non solo alla riorganizzazione interna degli uffici regionali, ma anche a come mettere nelle migliori condizioni gli uffici di lavorare per il territorio. "Ho trovato molta roba ferma da anni", ha ammesso allargando le braccia il direttore del dipartimento Lavoro e Formazione, Tommaso Di Rino, il quale ha chiarito che "sto ancora lavorando su Fse 2007/2013". "Per esempio Garanzia Giovani era ferma e la stiamo sbloccando con 14 obiettivi concreti nel 2015 - ha proseguito Di Rino -. Per i primi 500 iscritti stiamo organizzando stage formativi in Europa potendo contare anche sui fondi Erasmus che ci sono stati sbloccati: il che significa che a questi ragazzi potremo dare anche qualche soldo in tasca". Ma Di Rino, in questo supportato energicamente anche da D'Alfonso, ha insistito sul fatto che in tema di lavoro e formazione il rapporto diretto con le persone e' fondamentale: "Io personalmente ho aperto un profilo Facebook e Twitter su Abruzzo Lavoro e siamo gia' a migliaia di contatti: ora la gente puo' chiederci qualcosa e noi siamo in grado di rispondergli - spiega Di Rino -. Sono convinto che la presenza sui social in tema di lavoro e formazione sia indispensabile per la Regione". Le parole di Di Rino sembrano fatte apposta per sottolineare quanto in apertura di Giunta ha detto D'Alfonso che ha parlato di "scarto rispetto al passato, creare una nuova ambizione lavorativa, trovare nuove vie per rappresentare quel nuovo rapporto che cerchiamo tra Regione-imprese-cittadini. Anche perche' - ha polemizzato D'Alfonso - le ultime quattro legislazioni regionali sono state bocciate soprattutto per un giudizio di delegittimazione da parte degli abruzzesi".

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