"Semplificare il piu' possibile gli adempimenti amministrativi che sono chiamate ad assolvere le imprese operanti nel settore farmacologico ed intervenire in modo che non si verifichino condizioni di monopolio nell'ambito della vendita dei farmaci alle aziende sanitarie". E' l'auspicio che il Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha manifestato, oggi, all'Aquila davanti agli stati generali delle aziende che producono farmaci, convocati da Farmindustria nello stabilimento farmaceutico Dompe' per discutere sul tema ? "l'industria del farmaco: un patrimonio che l'Italia non puo' perdere". L'allarme era stato lanciato poco prima dal presidente dell'associazione delle imprese del farmaco, Massimo Scaccabarozzi, il quale ha lamentato la scarsa attenzione del mondo delle istituzioni al settore del farmaco che viene spesso penalizzato, a suo parere, nonostante il grande apporto fornito relativamente all'incremento del Pil nazionale. Questo il "peso" del comparto nel patrimonio manifatturiero italiano: 174 sono le fabbriche di medicinali che forniscono lavoro ad oltre 62 mila addetti e ad altri 64 mila nell'indotto; 28 sono i miliardi di produzione di cui, il 71% e' destinato all'export. In Abruzzo l'industria farmaceutica impiega oltre 1.200 addetti, oltre a circa 2.500 nell'indotto. D'Alfonso ha auspicato una maggiore sinergia tra le imprese del farmaco, la comunita' scientifica e le istituzioni e in particolar modo delle regioni che secondo lui dovrebbero rivendicare un maggior peso contrattuale nel campo della distribuzione dei farmaci. Infine, il Presidente ha assicurato i produttori di farmaci che si fara' portavoce delle loro esigenze in sede di conferenza dei Presidenti delle Regioni Italiane
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