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Pubblicato il 19/05/2014 15:03

Di Pietro attacca Razzi e chiede di andare al voto

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"In Abruzzo ho cercato di candidare persone che dovevano rappresentare il senso della societa' civile, addirittura un operaio, emigrato in Svizzera, e mi sono ritrovato questo operaio che avra' pure i capelli bianchi, ma ha la testa rossa della vergogna perche' si e' venduto per i classici trenta denari di Giuda". Lo ha detto, questa mattina, a Pescara, il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, nel corso di una conferenza stampa riferendosi alla candidatura di Antonio Razzi nella lista dell'Idv alle politiche del 2008 e parlando "della profonda rigenerazione del suo partito rispetto a quello della prima ora" in vista delle elezioni europee del 25 maggio prossimo. "Naturalmente - ha precisato - parlo di trenta denari politici, quelli fisici non lo so se e quanti ne abbia presi. Su questo c' e' un procedimento giudiziario in corso partito a seguito di una mia denuncia".

 "L'Italia dei Valori ritiene che l'unico decreto d'urgenza che si debba fare, non e' quello dei massimi sistemi o di riformare la Costituzione per convenienza, ma e' quella della legge elettorale e di andare immediatamente al voto". Lo ha detto, questa mattina, a Pescara, il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, nel corso di una conferenza stampa. "Ritengo - ha spiegato- sostanzialmente illegittimo dopo la decisione della Corte costituzionale continuare con un parlamento che e' stato scelto con una legge incostituzionale. Ma soprattutto ritengo immorale e inopportuno che ci sia un governo che e' appoggiato da forze politiche che si sono proposte agli elettori in antitesi tra di loro".

 "Denunciamo, fortemente e pubblicamente - ha proseguito - che molte delle ragioni di urgenza che vengono decantate, riforme Costituzione, Province, e cose varie, sono false ragioni di urgenza che servono soltanto per giustificare le poltrone che hanno ottenuto queste persone che stanno in Parlamento, il 90 per cento delle quali non saranno mai rielette se scelte dal popolo, perche' sono persone che si sono ritrovate li' per grazia ricevuta. Temo, e su questo tema mi sono confrontato con diversi leader grillini anche ieri, che il giorno dopo le elezioni si inventeranno altre necessita' d'urgenza per inventarsi una nuova coalizione di centrodestra piu' centrosinistra, magari ancora piu' larga di quella attuale con la scusa di riforme costituzionali, ma con la reale volonta' di rimanere a scaldare la poltrona". 

"Cosa fare lo sappiamo, ma purtroppo Erode-Berlusconi in questi anni si e' fatto le leggi per non farsi processare, mentre Ponzio Pilato-centrosinistra e' stato a guardare girandosi dall'altra parte. Vogliamo per una volta tanto far nascere il bambinello Gesu'-giustizia?". Cosi' il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, a margine di una conferenza stampa a Pescara, commentando l'annuncio del ministro Alfano di volere fare la riforma della giustizia a giugno. "Matteo (Renzi, ndr) ogni giorno dici cosa vorresti fare domani e soprattutto cosa vorresti fare a giugno dopo le elezioni. Ti puoi svegliare la mattina e dire cosa hai fatto ieri, specie in materia di giustizia? E' una vita - ha aggiunto - che diciamo che ci vuole un decreto legge per ripristinare il falso in bilancio, per raddoppiare i tempi della prescrizione, per fare in modo che i giudici abbiano a disposizione mezzi, strumenti e prove".

 


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