L'usura dilaga in tutta Italia nel 2012, stando ai dati forniti dall'associazione Contribuenti.it. Il sovra indebitamento delle famiglie in Italia, a giugno 2012, e' cresciuto del 232,7%, rispetto allo stesso mese del 2011 e l'usura e' aumentata del 158,7%'. Lo rilevano i dati di Krls Network of Business Ethics diffusi oggi a Capri nel corso del convegno 'Usura, Banche e Fisco in Italia', che saranno pubblicati prossimamente su Contribuenti.it Magazine dell'Associazione Contribuenti Italiani.
'In Italia nel 2012 sono a rischio d'usura 3.130.000 famiglie e 2.550.000 piccoli imprenditori - afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani -. Ad giugno 2012 il debito medio delle famiglie italiane ha raggiunto la cifra di 43.500 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 64.700 euro'.
'Nella classifica delle regioni esposte all'usura al primo posto troviamo la Campania con un + 183,8%- afferma Vittorio Carlomagno presidente dell'Associazione Contribuenti Italiani - troviamo la Campania +183,8%, Calabria + 179,4%, Liguria +175,5%, Valle d'Aosta +169,3%, Toscana +167,8%, Sicilia +167,4%, Lombardia +164,7%, Piemonte +160,8%, Abruzzo +157,3%, Puglia +156,4%, Emilia Romagna +154,5%, Veneto +153,7%, Lazio +152,7%, Liguria +152,6%, Friuli V-Giulia +152,5%, Umbria +151,8%, Trentino-A.Adige +151,6%, Sardegna +151,6%, Basilicata +150,8%, Marche +149,7% e Molise +148,6%'.
'L'aggressione al patrimonio familiare da parte delle esattorie, dei compra oro, e dei giochi d'azzardo, i tassi d'interesse stratosferici applicati dallle banche italiane, l'aumento delle tasse sul consumo - continua Carlomagno - stanno trascinando migliaia di famiglie e piccole imprese nelle mani di spregiudicati usurai'.
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