Nel 2014 dilaga l'usura in tutta Italia (+203,5%) in particolare in Campania (+229,3%), a seguito della grave situazione di difficolta' economica in cui versano le famiglie e le piccole imprese. Il sovraindebitamento delle famiglie, a luglio 2014, e' cresciuto del 292,1%, rispetto allo stesso mese del 2013. Sono i dati del Centro Studi e Ricerche Sociologiche "Antonella Di Benedetto" di Krls Network of Business Ethics, elaborati per Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani, diffusi oggi a Roma nel corso dell'assemblea straordinaria dell'associazione. "In Italia nel 2014 sono a rischio d'usura 3.8 milioni di famiglie e 3,4 milioni di piccoli imprenditori", afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it.
A luglio 2014 il debito medio delle famiglie italiane, secondo Contribuenti.it, ha raggiunto la cifra di 52.400 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 68.200 euro. Al primo posto delle regioni esposte all'usura figura la Campania +229,3%, seguita da Puglia +215,2%, Calabria +211,9%, Liguria +207,4%, Valle d'Aosta +200,4%, Toscana +198,8%, Sicilia +198,0%, Lombardia +194,6%, Piemonte +194,1%, Abruzzo +193,9%, Emilia Romagna +192,1%, Veneto +189,1%, Lazio +188,2%, Liguria +187,8%, Friuli V-Giulia +186,3%, Umbria +186,1%, Trentino-A.Adige +185,2%, Sardegna +184,4%, Basilicata +185,2%, Marche +184,8% e Molise +181,5%
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