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Pubblicato il 24/10/2014 11:11

Discarica di Bussi, Febbo: vogliamo sapere cosa vuol fare la Regione

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 "Vogliamo saper cosa vuole fare la Regione in merito alla maxi discarica della Val Pescara". Questa la richiesta partita oggi da Mauro Febbo, presidente della commissione Vigilanza della Regione Abruzzo, all'indomani della riunione della commissione stessa a cui non si e' presentato l'assessore regionale Mazzocca, nonostante avesse annunciato preventivamente la sua partecipazione. L'assenza di Mazzocca sarebbe stata comunicata solo ieri mattina e giustificata con un impegno da seguire a Pescara con il direttore Barca. "Un atteggiamento, quello di Mazzocca, da censurare, anche per la giustificazione tardiva", ha commentato Febbo aggiungendo che la riunione e' stata riconvocata per il 5 novembre, invitando di nuovo Mazzocca e chiamando in audizione anche il commissario Goio. Dando notizia dei fatti di ieri, Febbo ha puntato l'indice contro la Regione anche per altre assenze sullo stesso tema, cioe' la maxi discarica, e in particolare per cio' che riguarda la valutazione del progetto presentato da Goio il 14 agosto ed elaborato con la Solvay. "In occasione dell'incontro preliminare alla Conferenza dei servizi del 15 settembre scorso, l'Abruzzo ha abbandonato il tavolo, ha spiegato il presidente della commissione di Vigilanza. Poi, alla riunione della Conferenza dei servizi del 7 ottobre, la Regione era assente sia con la parte tecnica che con quella politica, e queste assenze ci preoccupano. Noi chiediamo che ci sia attenzione sulla discarica e su questo territorio, che soffre una penalizzazione che non merita di essere trascinata" e coinvolge una popolazione di 600mila unita'. A spiegare i contenuti del progetto in ballo in questo momento e' stato il sindaco di Bussi Salvatore Lagatta. "Quello di Bussi - ha chiarito - e' l'unico Sin che ha disposizione 50 milioni destinati alla bonifica per la reindustrializzazione e ad oggi possiamo affermare di aver perso quattro anni". 

"Grazie soprattutto all'intervento del senatore Giovanni Legnini che ha voluto stringere i tempi - ha quindi osservato il sindaco - siamo arrivati alla presentazione di un progetto realizzato dal commissario straordinario Goio e dai tecnici della Solvay, peraltro ampiamente condiviso, che prevede l'intervento da realizzare sia nel sito industriale sia in quelli limitrofi e l'allontanamento dei rifiuti pericolosi. Per le aree interne sono previsti: bonifica, inertizzazione, pulizia dei sottoservizi inquinati e impermeabilizzazione. Solo successivamente a queste operazioni, e solo allora, si procedera' alla realizzazione di una soletta (e non prima come erroneamente si era detto nei giorni scorsi) e cio' permettera'  la reindustrializzazione dell'area con la nascita di un nuovo opificio. Questo progetto e' al vaglio del ministero della Ambiente, del Comune, del commissario Goio e della Solvay. Ora bisogna passare alla fase decisoria, con l' approvazione di un piano di caratterizzazione, e di questo si dovevano occupare le due riunioni del 15 e del 5. Ora avverra' nel corso di nuova Conferenza di servizi presso il ministero, per cui siamo vicini ad una soluzione, ma sembra che si voglia perdere tempo - ha commentato sempre Lagatta - e si rischia che venga meno l'interesse degli imprenditori. C'e' da capire la posizione della Regione, che deve dire se condivide il progetto Goio e in caso contrario se ha soluzioni alternative". Ha detto la sua anche il consigliere Lorenzo Sospiri. "A noi interessa - ha sottolineato - che i fondi del 2009, stanziati per Bussi dal governo Berlusconi, si possano spendere per la bonifica ambientale e la rimozione dei rifiuti pericolosi. Li' c'e' ancora un polo industriale che puo' continuare a funzionare. Ci sembra che ci sia un atteggiamento un po' dilatorio da parte della Regione".

''Al Pd non interessa nulla di Toto, che per anni non ha portato nessuna soluzione. Al Pd interessa che venga spesi quei 50 mln di euro per bonificare l'area di Bussi con attivita' industriali che siano compatibili''. Lo ha detto il deputato Pd Antonio Castricone in merito alle dichiarazioni di Mauro Febbo. ''Se il sindaco Lagatta - ha proseguito - ha delle proposte, ben vengano. Non ci sono dietrologie nelle nostre iniziative, tanto che domani pomeriggio al convegno che terremo a Bussi e' invitato anche il sindaco, per creare dialogo, perche' crediamo che il Pd possa, anzi debba, portare la vicenda della mega discarica della Montedison all'attenzione della politica nazionale''. Ma per Castricone un momento importante sara' il pronunciamento del Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar che obbliga la Montedison all'immediata bonifica dell'area ''perche' sia chiaro che in Italia oggi non ci sono le risorse per bonificare tutti i siti inquinati - prosegue - ed e' quindi giusto che paghi chi ha inquinato, principio credo sano e legittimo. Ma sara' anche importante attendere l'esito del processo penale a Chieti, per le richieste di danni che sono state portate in dibattimento''.

'E' grottesco che Febbo - ha proseguito Castricone - parli ora dopo essere stato assessore per 5 anni e non aver fatto nulla. Mai stati a Bussi se non per campagna elettorale. Le invettive quindi sono fuori luogo e lasciano il tempo che trovano''. Per Castricone pero' e' bene chiarire che ''il centrosinistra e' alla Regione da sei mesi. Se ora Febbo che e' alla Vigilanza vuole recuperare il tempo perso e' positivo'

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