Si rinnova il rito della Perdonanza Celestiniana, l'annuale giubileo cattolico che si celebra solo all'Aquila da 719 anni per volere di Celestino V, Papa dimissionario come Benedetto XVI. Una festa che dal 2015 diventera' anche ''patrimonio immateriale'' dell'Unesco. Il rito riveste un profondo significato religioso, visto che consente di lucrare l'indulgenza plenaria a chi, ''sinceramente pentito e confessato'', varchera' la Basilica dai vespri di oggi fino a quelli di domani, come recita la ''Bolla del Perdono'' emessa da Papa Celestino nel 1294. Successiva al documento papale e' invece l'aggiunta alla Basilica della Porta Santa, che sara' ancor piu' protagonista quest'anno alla luce delle mutate condizioni di sicurezza dell'edificio sacro. Uno studio dell'Universita' dell'Aquila ha infatti scoperto un ''concreto rischio'' di crolli in caso di nuova, forte scossa sismica ed e' scattata la chiusura. La Curia ha chiesto in ogni caso l'apertura della Porta, anche con un percorso di entrata e uscita veloci, affinche' sia valido il rito Celestiniano e si e' resa cosi' necessaria una messa in sicurezza urgente. Alla Basilica si arrivera' con il tradizionale Corteo storico della Bolla, che partira' alle 16 da piazza Palazzo, nel cuore del centro storico ferito dal terremoto del 6 aprile 2009, per arrivare intorno alle 18 sul sagrato della Basilica. Tra i figuranti principali la Dama del Perdono, Alessia Ciuffetelli, 19 anni, studentessa di Economia, ex Dama della Bolla che cambia nome da quest'anno visto che a portare il documento papale saranno il sindaco del capoluogo, Massimo Cialente, e il comandante della polizia Municipale, Eugenio Vendrame. A scortare la Dama, il Giovin Signore Maurizio Vinciguerra, 27 anni, impiegato in un call center, e la Dama della Croce Alessia Langella, 21 anni, studentessa di Lettere. La santa messa sara' celebrata all'esterno della Basilica: ad aprire la Porta Santa sara' l'inviato della Santa Sede, il cardinale Domenico Calcagno, presidente del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), che presiedera' il rito sacro. A concelebrare, per la prima volta, l'arcivescovo metropolita nominato da pochi mesi, monsignor Giuseppe Petrocchi.
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