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Pubblicato il 27/06/2014 09:09

Elezioni, il 45 % degli italiani ha cambiato idea rispetto al 2013

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Il 57% degli italiani ritiene positiva la scelta del Movimento 5 Stelle di superare la fase della contrapposizione assoluta

Il 57% degli italiani ritiene positiva la scelta del Movimento 5 Stelle di superare la fase della contrapposizione assoluta e di avviare un dialogo con il Partito Democratico sulla legge elettorale. Un terzo dei cittadini vede invece negativamente il confronto avviato ieri. L'iniziativa si colloca in uno scenario che vede da mesi una costante crescita del consenso al Pd che, secondo il trend rilevato per Otto e Mezzo dall'Istituto Demopolis, passa dal 28% del novembre scorso, alla vigilia delle Primarie, al 34% di aprile per collocarsi oggi, dopo il successo delle Europee, intorno al 43%. L'effetto Renzi sembra determinante. Il declino di Berlusconi incide significativamente sull'identità del Centro Destra e sul consenso a Forza Italia, che crolla dal 23,5 di gennaio al 15% odierno, perdendo quasi 9 punti in sei mesi. Nello stesso periodo diminuisce parzialmente il peso del M5S di Grillo, attestato oggi al 20% dopo la delusione del 25 maggio. Ad un mese dalle Europee, se si votasse oggi per le Politiche, il Pd sarebbe dunque con il 43% il partito di gran lunga maggioritario, con il M5S al 20, Forza Italia al 15, la Lega di Salvini al 6% ed il partito di Alfano al 4%. Sotto il 3% tutte le altre liste. È un panorama molto semplificato rispetto al recente passato, in cui - secondo l'analisi dell'Istituto Demopolis - il dato più rilevante è rappresentato dalla distanza tra i primi due partiti, da sempre molto vicini nella storia della seconda Repubblica. Solo nel 1958 accadde che la Dc di Fanfani staccasse di 20 punti il Pci di Togliatti. Ma, a differenza di allora, con la profonda personalizzazione dei partiti, è scomparsa anche la fedeltà del consenso. 

Se alle Politiche del 2008 appena 1 elettore su 10 aveva votato una lista differente rispetto al 2006, da circa due anni il voto appare sempre più mobile: alle Politiche del 2013 il 39% degli italiani ha optato per un partito diverso da quello votato alle precedenti elezioni. Alle Europee, secondo il Barometro Politico Demopolis, il 45% ha fatto una scelta diversa rispetto a quella compiuta poco più di un anno prima. Chi sarà in grado di competere con Renzi nelle future elezioni politiche? Uno su quattro cita Grillo, appena il 10% Berlusconi, l'8% Salvini. Quasi un intervistato su due - secondo il direttore di Demopolis Pietro Vento - non vede oggi all'orizzonte un leader politico in grado di impensierire l'attuale Premier nei futuri scenari elettorali. Per il momento i cittadini, in larga maggioranza, sembrano fidarsi di Renzi, il cui consenso, al di là delle riforme, si misurerà soprattutto sulla capacità di rimettere in moto il tessuto produttivo del Paese. L'ottimismo dei cittadini, secondo l'indagine di Demopolis, appare ancora molto cauto. Cresce di misura, dal 23% dello scorso novembre al 31% di oggi, il numero di quanti credono ad un rilancio dell'economia. Decisamente più bassa, al 15%, è la percentuale degli italiani convinti che aumenterà l'occupazione nei prossimi 12 mesi. 

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