Solo macerie, nessuna traccia dei dispersi. Fino ad ora gli artificieri, che stanno lavorando a Villa Cipressi per il recupero del materiale inesploso, non hanno trovato alcun elemento che possa ricondurre ai tre dispersi nell'incidente di ieri che ha distrutto la fabbrica di fuochi pirotecnici "Fratelli Di Giacomo", a Citta' Sant'Angelo. E' stato individuato invece un cratere di trenta metri che sarebbe l'area in cui avveniva la lavorazione del materiale pirico e dove sarebbe partita l'esplosione, ma si tratta solo di una ipotesi. In questa struttura stavano lavorando, pare, i Di Giacomo ieri mattina, Mauro, Federico e Roberto, i dispersi. Gli altri componenti della famiglia, tra cui Alessio, il 22enne che e' morto, erano all'esterno. I carabinieri escludono che ad esplodere sia stato il deposito giudiziario, come si vociferava stamani.
Ci sono uomini e donne che servono lo Stato mettendo a rischio la loro vita e in queste ore abbiamo l'esempio di Pescara". Il sottosegretario all'Interno Gianpiero Bocci rivolge cosi' un messaggio di solidarieta' ai vigili del fuoco rimasti feriti nell'esplosione di un deposito di fuochi artificiali a Pescara. "Questi espisodi dimostrano - aggiunge il sottosegretario a margine di una cerimonia di intitolazione della caserma dei vigili del fuoco di Avellino al vigile Generoso Iandolo, morto in servizio nel 2006 - che lo Stato c'e' e ha uomini di grande competenza, professionalita' e soprattutto digrande passione".
Photo: Adamo Di Loreto/NurPhoto
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