"Ai sensi dell'articolo 9 del Protocollo d'Intesa, firmato da Regione Abruzzo, Provincia e Comune di Pescara e Camera di Commercio, la Camera si svincola dagli impegni sottoscritti nell'Accordo. Cosi' e' stato deciso all'unanimita' dalla Giunta Camerale".
Con queste poche righe la Camera di Commercio di Pescara annuncia di rinunciare al progetto per il rilancio dell'area ex Cofa, dopo la mancata ratifica dell'accordo in Consiglio comunale a causa dell'ostruzionismo dell'opposizione di centrosinistra.
L'intesa da cui si svincola la Camera di Commercio e' quella del 31 agosto scorso, attraverso la quale l'area dell'ex Cofa e' stata ceduta alla Camera di Commercio dalla Regione per un importo di 11 milioni 830mila euro. Partecipo' all'intesa anche il Comune (non la Provincia). Facendo seguito a quell'atto nel mese di febbraio e' stato firmato un accordo di programma tra Regione, Provincia, Comune di Pescara e Camera di Commercio, per la riqualificazione delle aree Ex Cofa.
"Le Associazioni di categoria e sindacali nell'esprimere le rispettive condivisioni su tutte le scelte operate dalla Giunta camerale nel corso del lungo e laborioso confronto che la Camera di Commercio ha condotto in questi anni con gli Enti preposti, ed in particolare con la Regione Abruzzo ed il Comune di Pescara, ritengono coerente ed inevitabile condividere la scelta della Camera Commercio di Pescara di svincolarsi dagli impegni assunti nel Protocollo d'Intesa firmato il 31 agosto 2012". E' quanto si legge nel comunicato congiunto a firma di 15 tra associazioni di categoria e sindacati, sul "caso" ex Cofa.
"Gli accadimenti degli ultimi giorni e gli esiti determinatisi - prosegue la nota - offrono uno spaccato del contesto in cui le forze produttive sane sono costrette quotidianamente ad operare. Una iniziativa di valenza storica per la citta' di Pescara, che avrebbe dovuto trovare alta condivisione ben al sopra dei colori politici, ridotta ad un mercato di posizioni nel quale si e' tentato di coinvolgere anche l'Ente camerale quasi ponendolo sul banco degli imputati. Il divario che oggi si frappone fra la vita reale ed il contesto politico ha raggiunto oggi a Pescara la sua massima espressione. La consapevolezza della necessita' di una modifica radicale nella amministrazione della cosa pubblica e', quindi, l'unica eredita' positiva che rimane all'esito dell'iniziativa della Camera di Commercio sulle aree ex-Cofa".
"La classe politica abbia la capacita' di fare sintesi e di promuovere un dialogo costruttivo e propositivo sulla riqualificazione dell'ex Cofa, un'area strategica che potrebbe rappresentare una leva per il rilancio e lo sviluppo non solo di Pescara, ma dell'intera regione. Al centro del confronto e delle decisioni dovrebbe esserci proprio l'idea dello sviluppo, delle opportunita' e della rapidita', mentre ogni argomento importante sembra divenire sempre piu' oggetto di scontro e di rinvio". Lo afferma il presidente di Confcooperative Pescara e vicepresidente della Confederazione regionale delle cooperative, Giuseppe D'Alessandro, commentando la vicenda relativa alla riqualificazione delle aree ex Cofa di Pescara e la rinuncia al progetto da parte della Camera di Commercio.
"Senza voler entrare nel merito dello scontro politico - afferma D'Alessandro - l'auspicio e' che si possa assistere ad uno scatto di reni da parte di tutti i soggetti coinvolti, cosi' da dimostrare alla citta' che e' possibile dare risposte concrete. Troppo a lungo in quell'area a fare da padroni sono stati il degrado e il disagio. Per una citta' che ambisce a divenire capitale dell'Adriatico, il punto di partenza e' proprio l'ex Cofa, area strategica, simbolo stesso della citta', visibile a chiunque arrivi a Pescara". "La riqualificazione del complesso, tra l'altro - aggiunge il presidente di Confcooperative -, non sarebbe solo sinonimo di rilancio e sviluppo, ma rappresenterebbe anche un valore significativo dal punto di vista dell'occupazione, in un momento drammatico dell'economia. Al contrario, la mancata riqualificazione delle aree vorrebbe dire rinunciare ad un'opportunita' di ritorno oggettivo per la citta' di Pescara e per l'intero Abruzzo". "Consapevoli di quanto sia un'impresa ardua decidere cosa fare di quelle strutture - conclude Giuseppe D'Alessandro - l'augurio e' che si apra ora una fase di confronto e profonda riflessione, affinche' in tempi certi si possano dare alla citta' quelle risposte concrete che i pescaresi attendono da troppo tempo ".
"Il Pd e l'intero centro-sinistra hanno raggiunto oggi il proprio drammatico obiettivo: dopo il becero ostruzionismo portato avanti dal Pd nell'aula consiliare, con l'unico fine di affossare l'accordo di programma stipulato con la Camera di Commercio, la Regione e la Provincia sull'ex Cofa, l'Ente camerale oggi ha infatti deciso di rinunciare allo stesso accordo di programma e quindi all'acquisto e alla riqualificazione dell'ex Cofa. Il Pd e il centrosinistra si sono dunque resi responsabili di un delitto contro la citta', un autentico crimine che ora condannera' l'area dell'ex Cofa ad altri vent'anni di immobilismo e di degrado, una responsabilita' che l'intero Partito democratico con tutta la sua classe dirigente dovranno sentire sulle proprie spalle". Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia commentando la decisione della giunta camerale che si e' svincolata dagli impegni assunti nell'accordo di programma non ratificato dal Consiglio comunale. "Quello che e' accaduto a Pescara - ha aggiunto Mascia - rappresenta una vergogna: una esigua minoranza politica, espressione di partiti ormai distanti anni luce dal territorio e dalle sue esigenze, ha tenuto in ostaggio non la maggioranza di governo, ma una citta' intera e, con il proprio ostruzionismo, ha impedito l'approvazione di un atto teso esclusivamente a garantire lo sviluppo del nostro territorio nel pieno rispetto delle regole urbanistiche vigenti".
"Appena questa mattina - ha poi fatto sapere il primo cittadino - avevo inviato una lettera al Presidente della Camera di Commercio Becci, al Presidente della Regione Abruzzo Chiodi e al Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, nella quale, esprimendo una condanna ferma nei confronti dell'ostruzionismo pregiudiziale del centro-sinistra che non ha consentito, non solo la ratifica dell'accordo di programma, ma anche la discussione nel merito della delibera, ho proposto un incontro al fine di verificare la disponibilita' degli Enti coinvolti a sottoscrivere un nuovo documento riproduttivo di quello decaduto. Nel frattempo si e' riunita la Giunta della Camera di Commercio che nella tarda mattinata ha ufficializzato la propria decisione, ossia la rinuncia all'accordo di programma e il passo indietro. Una posizione assolutamente comprensibile e giustificabile, considerando le offese di cui la stessa Camera di Commercio e' stata scelleratamente fatta oggetto negli ultimi giorni da parte del centro-sinistra, che ha definito l'Ente uno speculatore, paventando chissa' quali interessi reconditi si celassero dietro quell'accordo che aveva invece un unico fine: lavorare per il bene della citta' e per il suo sviluppo, lavorare per costruire, per rilanciare l'economia del territorio, per creare occupazione, per ridare slancio alla vocazione turistica di Pescara. Da parte mia - ha infine commentato il sindaco - resta la profonda amarezza per la mia citta' che da vent'anni attendeva la possibilita' di cancellare la vergogna rappresentata dall'ex Cofa, un pugno nello stomaco: l'intero complesso a questo punto restera' di proprieta' della Regione Abruzzo che assumera' le proprie decisioni, mentre al Comune restera' solo la possibilita' di vigilare sul rispetto del Piano regolatore".
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