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Pubblicato il 15/05/2014 12:12

Fitto: Governo non legittimato dal popolo, è debole

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Visita del capolista di Forza Italia alle Europee

"E' un governo che e' frutto di un'operazione di Palazzo. Vedremo se le europee saranno il banco di prova dell'attuale esecutivo". Cosi' Raffaele Fitto, capolista nella circoscrizione Sud di Forza Italia alle elezioni europee, a margine di un incontro elettorale a Pescara. 

"Il governo - ha aggiunto - opera da qualche mese e ha una caratteristica comune con i due precedenti: non e' legittimato dal popolo, e' debole. In Europa - ha infine osservato Fitto - non pone le questioni serie perche' non ha la forza per farlo".

"Questa campagna elettorale ha un vulnus grave dal punto di vista democratico: la non candidatura di Berlusconi. E' la prima volta che non sara' votato con la scritta del suo nome sulla scheda. Noi un leader ce l'abbiamo, e' sempre stato lui, continua ad esserlo e penso che queste elezioni lo confermeranno in modo molto chiaro. Intorno a questa leadership dobbiamo mettere un gruppo dirigente che sia forte e che la sostenga". Cosi' Raffaele Fitto, capolista nella circoscrizione Sud di Forza Italia alle elezioni europee, a margine di un incontro elettorale a Pescara, commentando le dichiarazioni dell'ex premier Berlusconi il quale ha detto che non sara' piu' il leader del centrodestra nel 2018.

Il Governo Renzi ha fatto una proiezione un mese fa nel Def di crescita dello 0,8, l'Ocse e l'Istat l'hanno ristabilita allo 0,6 e allo 0,5. Ora i nuovi dati confermano che avremmo bisogno di una politica completamente diversa". Lo ha detto, a margine di un incontro elettorale a Pescara, Raffaele Fitto, capolista nella circoscrizione Sud di Forza Italia alle elezioni europee. "Avremmo bisogno di chiedere in Europa lo sforamento del 3 per cento nel rapporto deficit-Pil, accompagnandolo a misure forti, che sono l'opposto di quello che questo governo sta facendo, perche' non ci sono ne' i tagli fiscali di cui si parla ne' quelli alla spesa pubblica. E questo e' confermato dall'aumento della tassa sulla casa dello 0,8 per mille, dalle coperture individuate all'interno del decreto Irpef che prevedono l'aumento sugli interessi su depositi bancari e conti correnti e dalla scelta degli 80 euro in busta paga per una fascia di lavoratori che esclude totalmente altre fasce importanti e che non produrra' l'effetto benefico di cui si parla. Tutte scelte sbagliate dal Governo confermate anche dai dati economici". 


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