gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » CRONACA » FONDI GIOVANARDI, IN AULA I TESTI CITATI DAL PM
Pubblicato il 25/01/2013 08:08

Fondi Giovanardi, in aula i testi citati dal pm

cialente, sociale, fondi, truffa, ricostruzione, l'aquila, giovanardi, pezzopane, traversi, cavaliere, accuse

La Presidenza del consiglio dei Ministri si è costituita parte civile

Nuova udienza, nel Tribunale dell'Aquila, nell'ambito dell'inchiesta sulla tentata truffa da 12 milioni di euro sui fondi del sociale messi a disposizione dal Governo Berlusconi attraverso l'allora sottosegretario Carlo Giovanardi. Questa mattina è stata la volta dei primi testi citati dal pm Antonietta Picardi.

Il primo ad arrivare, il vescovo metropolita dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, a seguire il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, l'assessore comunale al Sociale, Stefania Pezzopane, il vice presidente della Regione Abruzzo, Giorgio De Matteis, il presidente della Confartigianato Abruzzo, Angelo Taffo. Unico imputato in aula, Gianfranco Cavaliere, medico aquilano. Assente l'altro imputato Fabrizio Traversi, secondo la Procura della Repubblica dell'Aquila, la "mente" del mancato raggiro. I due imputati sono accusati di falso "poiche' per avere un ingiusto profitto, avrebbero tratto in errore tramite raggiri, la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per le politiche della famiglia ed il Commissario delegato per la ricostruzione al fine di ottenere inizialmente la somma di 12 milioni di euro, in seguito ridotta a cifre minori ma comunque dell'ordine di milioni di euro relativi ai fondi per il sociale.

Il processo  si e' aperto con la costituzione delle parti civili. Il collegio giudicante del Tribunale dell'Aquila ha ammesso le costituzioni in giudizio della Presidenza del Consiglio dei ministri, dell'Arcidiocesi dell'Aquila (per il solo imputato Traversi) ed il Comune di Torre dei Passeri (Pescara). Il Comune dell'Aquila ha deciso non costituirsi parte civile.

"Si e' trattato di un atto dovuto (la costituzione di parte civile, ndr). Non e' contro nessuno ma per difendere la giusta immangine della Curia. Alcuni giornali quando era scoppiato lo scadalo avevano titolato: 'La santa truffa', ma noi non ci abbiamo guadagnato nulla anzi ne abbiamo perso l'immagine". Lo ha detto il vescovo metropolita dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, uscendo dall'ula dibattimentale del Tribunale dell'Aquila, a Bazzano, in veste di teste nel processo sulla tentata truffa dei cosiddetti Fondi Giovanardi.

"Ci vuole prudenza - ha aggiunto Molinari - leggerezza da parte nostra c'e' stata ma tutto cio' rientra nelle cose umane, ma nulla di personale, andiamo avanti". Il riferimento del prelato e' alla carica da lui svolta per un periodo quale presidente della Onlus, "Abruzzo solidarieta' e sviluppo" oggetto del processo. Oltre a Molinari, quale teste figura anche il vescovo ausiliare dell'Aquila, monsignor Giovanni D'Ercole, inizialmente indagato poi assolto dal reato di divulgazione di segreto istruttorio. Su invito del pm il giudice ha rinviato l'audizione di tutti i testi convocati per questa mattina, tranne il maresciallo del Noe di Pescara (Nucleo operativo ecologico dei carabinieri) che ha diretto la volumosa inchiesta. Si tratta di 14 testi (tra loro anche il Governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, l'assessore comunale al sociale, Stefania Pezzopane, il vice presidente del Consiglio regionale, Giogio De Matteis) che sono stati riconvocati per l'udienza fissata l'11 luglio.

Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Pescara. Secondo le accuse il sodalizio criminale promuoveva la costituzione di una Fondazione denominata "Abruzzo solidarieta' e sviluppo Onlus" (vicina alla Curia) e ulteriori altre associazioni e fondazioni, raggirando innumerevoli soggetti privati ed istituzionali "mediante mendaci informazioni circa le finalita' della Fondazione stessa. Con il concorso di Cappelli, sindaco di San Demetrio nei Vestini, quale 'capofila' di altri sindaci dell'area del cratere e soggetto proponente il progetto denominato 'L'Aquila Citta' Territorio' depositato in data 6 agosto 2010 presso la struttura commissariale e la Presidenza del Consiglio dei ministri e di Nicola Ferrigni, Presidente di Eurispes Abruzzo, non riuscendo nell'intento - scrive il pm nella chiusura delle indagini preliminari - per ragioni estranee alla loro volonta'". Traversi e Cavaliere rispondono anche del reato di falso ideologico, poiche' "in concorso tra loro ed approfittando della qualifica del sindaco Cappelli, attestavano falsamente partenariati istituzionali e professionali nel progetto denominato 'L'Aquila Citta' Territorio'".

Nella fase delle indagini preliminari era stato indagato anche il presidente di Eurispes Abruzzo Nicola Ferrigni, prosciolto in udienza preliminare. Nella lista testi dell'accusa ci sono anche il vescovo ausiliare dell'Aquila, monsignor Giovanni D'Ercole assolto in sede di udienza preliminare dall'accusa di rivelazione di segreti d'ufficio per avere rivelato a Traversi l'esistenza dell'inchiesta in corso. Il pm Picardi sulla sua assoluzione ha presentato appello. A seguire nella lista ci sono Pierluigi Biondi, sindaco del Comune di Villa Sant'Angelo (L'Aquila) , Augusto Ippoliti, collaboratore del vescovo D'Ercole, Annamaria Giorgi, direttore dell'Eiem (Ente Italiano per la Montagna, organo disciolto della Presidenza del Consiglio dei ministri); Antonio Morgante, della segreteria Presidenza della Regione Abruzzo e lo stesso Ferrigni. 

 

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 1