E' stato raggiunto a Roma, nella sede del Ministero dello sviluppo economico, l'accordo sul piano triennale industriale della Honda di Atessa, siglato da tutte le parti sociali, dalla proprieta' e dalla Regione Abruzzo. Ne ha dato notizia il vicepresidente della Giunta regionale, con delega allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, presente all'incontro con il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale, Emilio Nasuti.
"E' stata scritta per l'Abruzzo, spesso logorata dalle piccole sfide, una bella pagina di convergenza sulla prospettive di crescita dell'azienda, del nostro territorio e per la salvaguardia dei livelli occupazionali", ha commentato Castiglione. "La Honda - ha proseguito al termine del vertice romano l'Assessore - si impegna a rimanere azienda leader nel settore del motociclo; questo significa che non c'e' nessuna volonta' di abbandono ma semmai di rafforzamento della produzione e la diversificazione del prodotto, ampliando la gamma della competitivita'. Questo sara' possibile, puntando ai settori della ricerca e dell'innovazione". Secondo l'Assessore i sindacati hanno "trovato il giusto ristoro perche' il personale in esubero verra' in maniera graduale, in parte accompagnato verso la mobilita' e in parte sostenuto per un reimpiego nel campo dell'indotto".
Castiglione ha quindi evidenziato che tutti i partner presenti al vertice hanno "convenuto sull'importanza strategica del campus automotive, dove gia' la Honda partecipa nel settore formazione. E' ora diventato indispensabile, pero', che si accelerino i processi di ricerca ed innovazione e che si concretizzi definitivamente quel cambio di mentalita' necessario a traghettare il nostro sistema industriale in un orizzonte di ampie prospettive". L'Assessore ha quindi rassicurato tutte le parti sull'impegno della Regione a potenziare le infrastrutture, in primo luogo i porti di Ortona e Vasto, di superare il digital divide e di accelerare la viabilita' ferroviaria con il completamento della Fondovalle tra la Val di Sangro e il Tirreno".
La Honda di Atessa proseguira' i "suoi lavori con la denominazione di Honda Italy, quale espressione del Made in Italy che vuol dire anche capacita' di produrre motoveicoli ecocompatibili, in coerenza con l'immagine dell'Abruzzo quale polmone verde dell'Italia. Un prodotto green per i prodotti Honda - ha spiegato meglio Castiglione - che ha confermato la necessita' di puntare senza indugio sulla tecnologia e l'innovazione". Per l'Assessore il Mise ha offerto la propria disponibilita' di sostegno al piano industriale che, nell'arco di tre anni, dovrebbe portare alla totale autonomia finanziaria e aziendale la Honda di Atessa. Ancora Castiglione: "La presenza di Marcello Vinciguerra, general manager, e del responsabile Honda in Europa, nonche' la presenza del vertice giapponese dell'azienda al tavolo romano, che ha apprezzato la politica industriale della Regione - ha concluso l'Assessore - lascia immaginare la bonta' del percorso. Nell'arco dei tre anni la quantita' dei pezzi prodotti sara' tale da stabilizzare ampiamente i lavoratori, con la prospettiva di far assumere piena autonomia finanziaria alla societa'".
"La Honda restera' in Val di Sangro e, superata la fase di crisi che il settore sta attraversando, ci sono buone prospettive di ripresa e rilancio dell'automotive nel chietino". E' quanto dichiara in una nota il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, in merito all'accordo sottoscritto questa mattina a Roma sulla vertenza Honda tra sindacati, ministero dello Sviluppo Economico e azienda. "C'e' una giusta ed equilibrata convergenza fra Sindacati, Istituzioni e Azienda. Credo sia questo uno dei messaggi piu' importanti che e' possibile cogliere nell' incontro che abbiamo avuto oggi. Nella sede ministeriale - prosegue Di Giuseppantonio - ho ribadito l'impegno degli Enti locali a sostegno dell' automotive in Val di Sangro e, soprattutto, nell' attuazione del Documento unitario che abbiamo sottoscritto lo scorso 10 agosto in Provincia e che emblematicamente abbiamo chiamato 'Documento per un'alleanza dell'Automotive Abruzzo', a testimonianza del contributo che tutti i soggetti interessati devono dare nell'azione di rafforzamento di questa importante filiera produttiva e occupazionale. Ho anche invitato il Ministero a tenere presente, nelle gare di appalto pubbliche, che Honda produce e da' lavoro in Italia; mentre alla Dirigenza di Honda ho chiesto di aver sempre presente lo stabilimento di Atessa nell'ambito dei futuri investimenti che vorra' effettuare in Europa".
"Mobilita' volontaria per massimo 170 lavoratori e trasferimento verso la stabilimento di Atessa di tre nuovi modelli considerati il "fiore all'occhiello" della Honda sono i termini dell'accordo che "scongiura il rischio di una chiusura della Honda Italia". E' quanto dichiara in una nota il segretario provinciale della Fiom-Cgil di Chieti, Davide Labbrozzi, a proposito dell'accordo firmato questa mattina da sindacati, azienda e ministero dello Sviluppo Economico in merito al futuro della Honda Italia di Atessa, l'unico stabilimento produttivo in Europa della casa motoristica nipponica. La vertenza Honda Italia si era aperta a luglio scorso con l'annuncio di oltre 300 esuberi su circa 650 lavoratori da parte dell'azienda. "Per quanto concerne la gestione degli esuberi - commenta Labbrozzi - si e' definito che l'Azienda avviera' una procedura di mobilita' per un numero massimo di 170 persone che saranno individuate applicando il solo criterio della non opposizione al provvedimento di mobilita'". Inoltre, la casa nipponica si e' impegnata nei prossimi tre anni a supportare "con tenacia lo stabilimento atessano", il primo impiantato nella zona industriale metalmeccanica piu' grande del Centro Sud, la Val di Sangro, nel 1971: con l'accordo si e' "stabilito il trasferimento verso Atessa di tre nuovi modelli considerati fiore all'occhiello per la Honda - spiega Labbrozzi - il primo nel 2013, il secondo nel 2014 e l'ultimo nel 2015; la Honda attraverso la sottoscrizione dell'accordo ha ufficializzato nei fatti il progetto che vede Atessa quale unico stabilimento europeo. E' stato quindi scongiurato il possibile rischio di chiusura del nostro sito produttivo", conclude il sindacalista della Fiom-Cgil, che giudica "positivamente" l'accordo sottoscritto alla presenza del vice ministro dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti.
"Con l'accordo sottoscritto questa mattina a Roma la proprieta' giapponese ha ribadito l'importanza strategica e la centralita' dello stabilimento di Atessa per quanto riguarda il mercato due ruote della Honda in Europa", ha commentato il segretario provinciale della Uilm-Uil di Chieti, Nicola Manzi. "E' stato evitato il rischio di una possibile chiusura o di una delocalizzazione della produzione in altri Paesi, nonostante la crisi del mercato delle due ruote che si fara' sentire anche nel 2013 - aggiunge Manzi - lo stabilimento di Atessa resta l'unico in Europa dell'azienda nipponica e questa e' una buona notizia non solo per i lavoratori dello stabilimento, ma anche per il comprensorio considerata l'importanza occupazionale dell'indotto".
Ringraziamenti 'sia al management della Honda, sia ai sindacati, che con spirito collaborativo sono riusciti a raggiungere un accordo che soddisfa tutte le parti' sono stati espressi dal Presidente della Commissione Bilancio, Emilio Nasuti, in merito all' accordo raggiunto a Roma, nella sede del ministero dello Sviluppo economico sul piano triennale industriale della Honda di Atessa, siglato da tutte le parti sociali, dalla proprieta' e dalla Regione Abruzzo.
'Anche la Regione fara' la sua parte - afferma Nasuti - accelerando i progetti per il potenziamento dei porti di Ortona e Vasto, per la ristrutturazione e il completamento della linea ferroviaria che dalla zona industriale porta a Castel di Sangro e poi a Napoli, per il completamento della Fondovalle Sangro, il cui finanziamento all'Anas e' stato gia' autorizzato nella legge di stabilita' approvata oggi in Senato'.
Per la Honda erano presenti all'incontro il Presidente Shingo Kimata e il General manager Marcello Vinciguerra.
'Nel corso della riunione - riferisce Nasuti - e' emersa con forza la volonta' della Honda di mantenere la fabbrica di Atessa, che e' l'unico stabilimento europeo del gruppo. Kimata ha confermato che l'azienda punta a centrare il pareggio di bilancio entro i prossimi 3 anni, con l'avvio della produzione di 3 nuovi modelli'.
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