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Pubblicato il 03/09/2014 16:04

Ice, export Abruzzo in ripresa primi 3 mesi 2014

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Dallo studio "L'Italia nell'Economia internazionale 2013-2014", il 28° Rapporto annuale sul commercio estero dell'ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, emerge che le esportazioni italiane di merci sono rimaste pressoche' invariate nel 2013 ( 0,1%), in una fase di stallo del ritmo di espansione degli scambi dove le esportazioni mondiali di merci hanno deluso le aspettative di accelerazione. La leggera flessione e' stata il risultato di un andamento negativo delle vendite destinate al mercato europeo, ancora caratterizzato da una domanda stagnante, e l'espansione di quelle dirette verso i paesi extraeuropei, trainate dalla ripresa dell'economia statunitense. Tuttavia la quota dell'export italiano sul totale mondiale ha interrotto una lunga tendenza discendente, risalendo al 2,8%, in parte per effetto dell'impatto nominale dell'apprezzamento dell'euro. Nel 2013 i conti con l'estero dell'Italia sono migliorati notevolmente per il secondo anno consecutivo. Il saldo corrente della bilancia dei pagamenti ha assunto nuovamente un segno positivo dopo 13 anni, facendo registrare un avanzo di 15 miliardi di euro, pari a circa l'1 % del prodotto interno lordo (Pil).

 L'andamento dell'export e' stato favorevole negli altri principali mercati di sbocco dell'area, ad eccezione del Belgio dove la flessione e' stata del 9,7%. Con riferimento ai paesi europei extra-UE, le vendite verso la Russia si sono ridotte del 3,8%, mentre la Turchia ha visto un aumento delle esportazioni abruzzesi del 5,4%. Fra i mercati piu' distanti, occorre segnalare la forte contrazione delle vendite verso gli Stati Uniti (-29,2%), determinata in buona parte dalla flessione delle vendite di componenti elettroniche e schede elettroniche, che si sono quasi dimezzate rispetto al 2012. Si e' registrata una maggiore dinamicita' nelle altre aree geografiche piu' distanti.

Sul fronte settoriale, autoveicoli, rimorchi e semirimorchi hanno rappresentato la principale voce di export dell'Abruzzo nel 2013 che, con un valore di 2,7 miliardi di euro, copre circa il 40% delle esportazioni totali della regione e il 7,6% delle esportazioni nazionali del settore. L'andamento delle vendite all'estero per il 2013 si e', tuttavia, confermato negativo (-0,8%), seppure si sia riscontrato un rallentamento della decrescita rispetto al 2012. Fra i settori piu' importanti per l'export della regione, la meccanica ha anch'essa registrato un andamento stagnante. Contrazioni importanti hanno interessato computer, apparecchi elettronici e ottici (-39,8%) e articoli farmaceutici (-35,3%). Il comparto moda abruzzese vive una crisi che si e' riflessa anche sul commercio estero. Le esportazioni sono state fortemente penalizzate dalla dinamica degli articoli di abbigliamento (-26%), che hanno pertanto vissuto una ulteriore riduzione della quota sull'export nazionale del settore, che dal 2008 al 2013 e' passata dal 3% all'1,2%. I prodotti tessili hanno contribuito positivamente all'andamento delle esportazioni del comparto, segnando un incremento del 4,8% e realizzando un valore di 104 milioni di euro. Sono risultati in espansione prodotti alimentari, bevande e tabacco (+3,9%), articoli in gomma e materie plastiche (+11,1%, per un valore di 339 milioni di euro), vetro, ceramica e materiali non metallici per l'edilizia (+2,2%, realizzando 320 milioni di euro, pari al 3,4% dell'export nazionale del settore), metalli di base e prodotti in metallo (+14,4%), apparecchi elettrici (+19,8%) e mobili (+5%). Anche nei servizi l'Abruzzo non ha registrato andamenti favorevoli, con contrazioni del 6,7% nelle vendite e del 24,3% negli acquisti dall'estero. Nel 2013 il numero di operatori all'esportazione e' stato pari 3.506 unita', con un lieve incremento rispetto al 2012 (+0,8%). 

 Tale risultato e' dipeso principalmente dal saldo commerciale, passato da un surplus di 17 miliardi nel 2012 a uno di 37 nel 2013. Hanno inciso, oltre al miglioramento del deficit dei prodotti energetici, in gran parte spiegato dalla dinamica dei prezzi del petrolio, l'incremento del surplus per gli altri prodotti (85 miliardi pari circa al 5,4% del Pil). Come altre volte in passato, il riequilibrio dei conti con l'estero segnala tuttavia una diminuzione delle importazioni piu' che un andamento favorevole delle esportazioni. Sempre nel 2013 il numero degli esportatori italiani e' cresciuto tornando sui livelli precedenti alla crisi, e raggiungendo un numero record di 211.756 unita', 2.666 in piu' rispetto al 2012. Questo incremento e' stato determinato in massima parte dall'aumento del numero dei micro-esportatori (con fatturato estero inferiore ai 75 mila euro), cresciuti di 17 mila unita' dal 2004 al 2013, cui non ha tuttavia corrisposto un aumento del peso delle loro esportazioni sul totale (fermo allo 0,6%). Dopo la flessione registrata nel 2012, le esportazioni dell'Abruzzo hanno continuato a diminuire nel 2013 (-2,4%), seppure a ritmi meno intensi rispetto a quelli registrati l'anno scorso. Per effetto di tale flessione, il valore dell'export della regione e' sceso a 6,7 miliardi di euro, a cui corrisponde una quota sul totale delle esportazioni nazionali pari all'1,7% (un decimo di punto percentuale in meno sulla quota del 2012).

Dal lato delle importazioni si e' invece registrata una contrazione del 4,5%, pertanto leggermente inferiore rispetto alla media nazionale. "I dati relativi al primo trimestre del 2014 - ha commentato il Direttore Generale dell'Agenzia ICE, Roberto Luongo - restituiscono uno scenario positivo per l'interscambio dell'Abruzzo, che potrebbe anticipare una ripresa da confermarsi nel corso dell'anno. Le esportazioni infatti - ha proseguito Luongo - hanno segnato una crescita del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mostrandosi piu' dinamiche rispetto alla media nazionale e realizzando un valore di 1,8 miliardi di euro. Hanno contribuito positivamente al dato complessivo buona parte dei settori piu' importanti per l'export della regione". Si segnala in particolare, nel primo trimestre 2014, il miglioramento delle vendite di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+12%, per un valore di 809 milioni di euro), meccanica (+6,6%) e articoli farmaceutici (+14,9%). Non sono invece emersi segnali di ripresa per gli articoli di abbigliamento, in calo del 31,9%, e per computer, apparecchi elettronici e ottici (-67,2%). Si e' confermato positivo l'andamento delle vendite di apparecchi elettrici (+45,2%), articoli in gomma e materie plastiche (+19,2%) e vetro, ceramica e materiali non metallici per l'edilizia (+8%). Tornando al 2013, Germania e Francia si sono confermati i principali mercati di sbocco delle esportazioni abruzzesi, a cui sono destinate oltre un terzo delle vendite totali della regione. Le esportazioni verso la Germania hanno tuttavia registrato un peggioramento rispetto al 2012 (-12,7%, per un valore di 1,3 miliardi di euro), mentre e' risultato in forte miglioramento rispetto all'andamento negativo dello scorso anno il dato riferito alla Francia (+8,2%, realizzando vendite per 1,1 miliardi di euro)

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