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Pubblicato il 22/06/2015 15:03

Il bilancio dell'attività della Guardia di Finanza in Abruzzo

generale

La Guardia di Finanza, stando ai dati forniti stamane dal Comandante regionale Abruzzo, il generale di Brigata Flavio Aniello, ha posto particolare attenzione anche nel contrasto al cosiddetto "lavoro nero", "fenomeno oltremodo insidioso in ragione della connessione, il piu' delle volte, con altre forme di illegalita' quali lo sfruttamento dell'immigrazione clandestina e le frodi in danno dell'I.N.P.S., e dei danni che arreca alle aziende oneste che - ha detto il il Comandante - si trovano a dover competere con imprese 'infedeli', che, forti di manodopera sottopagata e non denunciata, riescono ad offrire al mercato servizi e prodotti a prezzi altamente concorrenziali, in spregio anche dei lavoratori stessi che si trovano ad essere sfruttati, senza certezze sulla stabilita' del rapporto d'impiego e senza alcuna tutela dei propri elementari diritti, altrimenti garantiti, quali ad esempio il diritto alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro". In particolare, nei primi mesi dell'anno in corso sono stati scoperti 94 "lavoratori in nero", un lavoratore irregolare mentre sono stati 45 i datori di lavoro che hanno utilizzato manodopera irregolare e in nero'. I risultati conseguiti nel contrasto all'evasione fiscale e al sommerso parlano di 252 verifiche, 433 controlli fiscali, 2.292 controlli strumentali e su strada. Per reati tributari le denunce sono state 144 e i sequestri patrimoniali collegati a questo tipo di reato sfiorano i 19 milioni di euro. Gli evasorri cosiddetti totali scoperti sono stati 76, 15 i paratotali.

Nel corso del suo intevento in occasione del 241esimo anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, il comandante regionale Abruzzo, il Generale Flavio Aniello, ha rimacato che "e' stata posta grande attenzione nella lotta all'evasione fiscale, nelle sue molteplici e sempre piu' insidiose manifestazioni, anche nei primi mesi del 2015. I piani di azione nel comparto, sviluppati in conformita' alle linee guida fissate dall'Autorita' di vertice ed applicate su territorio regionale ha detto - sono stati incentrati nella ricerca dei fenomeni maggiormente lesivi per il bilancio dello Stato, quali le frodi tributarie, l'evasione fiscale internazionale e l'economia sommersa, con l'intento non solo recuperare i tributi evasi, ma anche e soprattutto incidere concretamente sull'attuale diffusione dell'illegalita' fiscale, finanziaria ed economica, atteso che l'evasione ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato ed accresce il carico fiscale per i cittadini onesti". Il Comandante ha quindi ricordato che "nell'ambito dell'attivita' di contrasto alle frodi fiscali e' stato individuato il sistema evasivo posto in essere da un gruppo criminale nel teatino e sgominato dalle Fiamme Gialle del locale Nucleo di Polizia Tributaria al termine di una vasta operazione in materia di fiscalita' internazionale, ed eclatanti sono stati i risultati operativi conseguiti nel comparto: 295 e 59 milioni sono, rispettivamente, gli elementi positivi di reddito e l'I.V.A. sottratti a tassazione, nel periodo dal 2006 al 2013. Il meccanismo della frode - ha spiegato - si e' basato su operazioni intercorse tra soggetti con sede in diversi Paesi membri della Comunita' Europea e volte ad aggirare la normativa sul regime IVA degli acquisti intracomunitari. In particolare, la merce veniva acquistata in esenzione d'imposta da soggetti giuridici esteri la cui localizzazione in Paesi a fiscalita' privilegiata (Austria, Polonia e Slovacchia) e' risultata fittizia in quanto la loro l'attivita' si realizzava di fatto in Italia (Francavilla al Mare, Ripa Teatina e Pescara), e successivamente rivenduti ad acquirenti finali nazionali, interponendo soggetti giuridici nazionali (c.d. societa' cartiera o missing trader) creati ad hoc al solo scopo di caricarsi di tutto il debito IVA, che non sarebbe mai stato versato. La costante evasione delle Imposte dirette e dell'Iva, consentendo l'immissione sul mercato nazionale di prodotti elettronici ed informatici 'sottocosto', ha, ovviamente, realizzato una situazione di concorrenza sleale nei confronti degli operatori onesti che si sono trovati costretti a concorrere con commercianti in grado di offrire prezzi considerevolmente piu' bassi"

Su un milione 584 mila euro di fondi stanziati dall'Unione europea i contributi per l'Abruzzo indebitamente percepiti o richiesti sono stati di 550 mila euro. Lo hanno accertato le indagini svolte in regione dai vari reparti della Guardia di Finanza che oggi ha celebrato a L'Aquila il 241esimo anniversario della fondazione. Quarantare' gli interventi eseguiti nei primi 5 mesi dell'anno culminati con 14 denunce. Piu' cospicue le frodi scoperte nella richiesta di incentivi nazionali che ammontano, i totale, a 18 milioni e 357 mila euro. Diciotto gli interventi eseguiti e 37 le denunce. Si va ancora piu' su se si fa riferimento agli appalti pubblici dove al valore di quelli controllati, che ammonta a oltre 45 milioni di euro, secondo le indagini delle Fiamme Gialle sono stati piu' di 41 milioni quelli assegnati in maniera irregolare. In questo contesto, su 8 interventi eseguiti, le denunce sono state 8. Gli interventi eseguiti per presunti reati contro la pubblica amministrazione sono stati 26 che hanno portato gli investigatori alla denuncia di 91 persone mentre una e' finita in stato di arresto. "L'azione dei finanzieri dei Reparti abruzzesi nel segmento della 'spesa pubblica', coerentemente con gli obiettivi fissati dall'Autorita' di Governo con i processi di spending rewiew - ha spiegato il generale Flavio Aniello, comandante regionale del Corpo - e' stata finalizzata ad evitare che le risorse pubbliche venissero percepite in maniera truffaldina da soggetti non aventi diritto, sulla scorta di una falsa rappresentazione delle condizioni richieste, a danno delle politiche di sostegno alle imprese e alle famiglie, maggiormente colpite dal protrarsi della grave crisi economica e dalla recessione internazionale. I Reparti hanno costantemente controllato che i soggetti percipienti gli incentivi per attivita' produttive fossero effettivamente in possesso dei requisiti previsti per l'assegnazione delle provvidenze pubbliche, con contestuale verifica della genuinita' della documentazione a sostegno degli stessi, abbinando alle tradizionali investigazioni di polizia giudiziaria, proficui ed incisivi approfondimenti documentali e contabili, caratteristica qualificante dell'azione operativa della Guardia di Finanza. Inoltre, hanno vigilato sull'efficiente e corretta gestione della Spesa Sanitaria, anche appurando la veridicita' dei documenti giustificativi delle spese mediche e contrastando ogni forma di spreco, inefficienza, abuso e distrazione di somme per interessi privati".

Il comandante regionale della Guardia di Finanza, il Generale di Brigata Flavio Aniello, stamane ha messo in evidenza anche "l'importante contributo investigativo delle Fiamme Gialle abruzzesi nel contrasto dei traffici illeciti e il mantenimento, in concorso con le altre Forze di polizia, dell'ordine e della sicurezza pubblica, a tutela della vita umana ed a garanzia di una societa' piu' sicura e vivibile sotto tutti i punti di vista. Il Corpo della Guardia di Finanza assicura, difatti, accanto alla tradizionale lotta all'evasione fiscale - ha spiegato - anche un'ampia azione di contrasto ad ogni tipo di traffico illecito, che siano armi piuttosto che stupefacenti o rifiuti. Risale al mese di marzo - ha ricordato - il sequestro di un ingente quantitativo di stupefacenti operato dai militari in forza alla Compagnia di Teramo. Ben 15 kg. circa di hashish e 225 gr. circa di cocaina sono stati rinvenuti, anche con l'ausilio di preziosa unita' cinofila, abilmente occultati su un'autovettura guidata da un giovane di origini napoletane, che se immessa sul mercato avrebbe fruttato oltre i 50 mila euro e devastato la vita di chissa' quanti giovani. Particolarmente attivi nel settore anche i finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria Pescara, che nel mese di aprile hanno fermato ed arrestato un soggetto di nazionalita' albanese che aveva con se' oltre 4 kg di hashish. Dal momento che i grandi traffici illeciti che danneggiano l'economia del Paese originano oltre mare, il Corpo ha apprestato un efficace dispositivo organizzativo che vede un costante coordinamento tra i Comandi provinciali e la Componente Aeronavale (di stanza a Pescara), cosi' consentendo, al bisogno, una rapida e massima integrazione fra il dispositivo di vigilanza a mare e le strutture organizzative sul territorio. Costante l'attivita' di controllo economico del territorio garantito dai Reparti del Corpo anche grazie alle richieste di intervento che giungono al numero di pubblica utilita' '117'. Tale servizio - ha proseguito il Comandante - e' stato di recente potenziato attraverso una specifica sezione '117' presente sul sito internet www.gdf.gov.it, attraverso la quale e' possibile compilare, stampare e presentare ai Reparti territoriali segnalazioni, denunce e richieste di semplice compilazione. Il concorso alla sicurezza e all'ordine pubblico e' stato assicurato da parte del Corpo principalmente attraverso l'impiego dei militari specializzati 'Anti Terrorismo e Pronto Impiego' (ATPI), anch'essi di stanza a Pescara. I cosiddetti 'Baschi Verdi' si caratterizzano per un peculiare dinamismo operativo ed oltre a garantire i servizi di ordine pubblico e le misure di protezione personale nel quadro delle direttive delle Autorita' di pubblica sicurezza, fanno parte integrante del dispositivo operativo del Corpo per il contrasto all'illegalita' economico-finanziaria ed ai traffici illeciti, assicurando il loro fondamentale apporto soprattutto al controllo economico del territorio. Dal primo maggio di quest'anno e fino alla conclusione dell'evento ha quindi voluto rlevare il Generale Aniello - la Guardia di Finanza contribuisce, in concorso con le altre Forze di polizia, a garantire la sicurezza all'interno dell'area espositiva e nell'area esterna dell'Esposizione Universale denominata Expo Milano 2015"

"Non meno incisiva - ha proseguito il Generale - l'azione delle Fiamme Gialle di Sulmona che nel mese di marzo, pur in presenza di una contabilita' carente e frammentaria, hanno concluso una complessa verifica fiscale nei confronti di una societa' risultata essere evasore totale e che nell'arco di un lustro ha occultato oltre 13 milioni di ricavi ed evaso IVA per circa 2,3 milioni. Attivita' caratterizzata da qualita' e concretezza come testimoniato dall'ingente sequestro preventivo, disposto dal locale Tribunale, di beni accertati essere nella disponibilita' dei due responsabili, per un valore quantificato in oltre 6 milioni. A rendere ancora piu' incisiva l'azione del Corpo nel comparto - ha poi osservato Aniello - contribuira' senz'altro il protocollo d'intesa recentemente stipulato dal Comando Regionale Abruzzo della Guardia di Finanza con la Direzione Regionale dell'Abruzzo dell'Agenzia delle Entrate e l'Anci Abruzzo. Lo scopo dell'accordo e' quello di promuovere, nell'ambito delle rispettive competenze dei sottoscrittori, lo sviluppo della partecipazione dei Comuni all'attivita' di recupero dell'evasione dei tributi statali in attuazione dei principi di economicita', efficienza e collaborazione amministrativa, con la convinzione che una perfetta sinergia tra i vari Attori istituzionali, ad ogni livello, possa contribuire non poco all'affermarsi di una nuova e diffusa coscienza di etica fiscale e di tax compliance"

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