"Abbiamo fatto una scelta politica decisamente innovativa e credo che alla fine premiera' non solo il governo quanto la societa' italiana. Abbiamo tolto il discorso, la narrazione e la riflessione sui temi della scuola dalle aule e le abbiamo portate nel Paese". Queste le parole del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, oggi a Pescara nei locali dell'istituto 'De Cecco', in relazione alle polemiche di sindacati e precari sulla riforma. "I sindacati - ha osservato - sono un interlocutore importante, se avranno la bonta' di rileggersi questo disegno di legge e di confrontarsi sui temi e sulle singole proposte troveranno molte risposte ai loro interrogativi, quelli che da anni pongono e che non hanno mai trovato una disponibilita' governativa" in passato. Quanto ai precari la loro posizione e' "davvero singolare" considerato che il governo "assumera' centomila e 700 persone circa quest'anno e riaprira' definitivamente il flusso di accesso alla scuola per concorso con un turnover gia' previsto per i prossimi tre anni - concorso bandito quest'anno per l'assunzione nel 2016 - di 60 mila insegnanti".
"Valorizzare il ruolo degli insegnanti". E' l'obiettivo del Governo Renzi, ribadito oggi a Pescara dal ministro all'Istruzione Sefania Giannini la quale ha ricordato l'attenzione dedicata a questo tema fino ad oggi. In particolare il ministro ha sottolineato di aver "dedicato una parte prevalente del primo anno di lavoro a coordinare una riflessione che ha riguardato tutti i comparti della scuola con una consultazione che ha coinvolto due milioni di italiani e che ha tra i punti qualificanti la valorizzazione degli insegnanti". Ha fatto riferimento, ad esempio, alla "card da mettersi in tasca di 500 euro per comprare libri e frequentare luoghi di cultura" e ha respinto la tesi della inadeguatezza degli stipendi degli insegnanti rispetto a quelli di altri Paesi. "Gli stipendi degli insegnanti, come quelli dei professori universitari, come quelli dei ricercatori e dei dipendenti pubblici, rientrano in uno standard nazionale che nel pubblico impiego non ha subito incremento negli ultimi 15 anni di storia. Noi ne siamo consapevoli" - ha ammesso annunciando sia questa misura che "uno stanziamento di 200 milioni dal prossimo anno per la meritrocrazia e la premialita', oltre alla anzianita' di servizio che comunque viene riconosciuta. Mi sembra - ha concluso - che sia un primo segnale dopo venti anni di tenebre".
"Non ci sarebbe stato bisogno di una buona scuola se i Governi che ci hanno preceduto avessero fatto cio' che si doveva fare e cioe' monitorare, programmare e investire denaro sulla scuola. Il nostro Governo lo sta facendo da un anno sia sulla parte strutturale sia su quella dei contenuti e del rinnovamento del progetto educativo che entra in Parlamento lunedi'". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini parlando delle carenze strutturali esistenti nelle scuole durante un tour negli edifici scolastici abruzzesi che ha toccato anche l'istituto Alberghiero De Cecco di Pescara dove si e' verificato di recente il crollo di un pezzo di intonaco del solaio durante una lezione. "Complessivamente - ha aggiunto - nel triennio dal 2014 al 2016 il Governo stanziera' tre miliardi e 100 milioni, da aggiungere ai 4 miliardi, sempre nel triennio, per la buona scuola quindi sembra effettivamente una imponente iniezione di energia. In piu' nel provvedimento legislativo che va in Commissione alla Camera lunedi' abbiamo un articolo sull'edilizia scolastica e c'e' una misura importante che si collega a quanto accaduto in questa scuola, e cioe' quei problemi strutturali importanti che talvolta riguardano istituti costruiti negli anni '70". Il ministro ha parlato di "20 milioni per consentire un monitoraggio completo e poi per eseguire interventi concreti laddove sara' necessario. Materialmente, di piu' non poteva essere fatto". Per quel che riguarda l'Abruzzo, dove l'episodio al De Cecco non ha provocato danni gravi, ha sottolineato il ministro, c'e' stato "un contributo complessivo tra le 'scuole belle' e le 'scuole sicure' di 41 milioni di euro di cui 27 destinati all'abbellimento degli edifici e la parte residua alla messa in sicurezza. E' stato speso tutto il fondo, con una buona resa di rapporto tra finanziamenti concessi e realizzazioni, per le 'scuole belle', e sono in corso di attivazione i lavori che riguardano la sicurezza".
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