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Pubblicato il 20/12/2012 14:02

Il Wwf lancia l'allarme sulla qualità dell'aria

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Dossier dell'associazione ambientalista. "Pescara è tra le città più inquinate d'Europa per le PM10"

«I livelli di inquinamento dell'aria di Pescara e dintorni dovrebbero far scattare l'allarme per la salute dei cittadini», secondo il Wwf, «Le persone risultano esposte a sostanze che causano gravissimi danni alla salute, fino alla morte».

Al 9 dicembre i dati ARTA indicano un numero di sforamenti della soglia di legge per le centraline ben superiore a quello massimo di 35 volte. A Spoltore sono 115 giorni, in viale Bovio a Pescara sono 54 e in via Sacco, sempre a Pescara, sono 37.

Il WWF ha presentato un dossier e partendo dalla questione del rinnovo dell'A.I.A. del cementificio di Pescara, l'associazione allarga lo sguardo sulla situazione complessiva di inquinamento e sugli effetti sanitari dei contaminanti presenti nell'aria che respirano centinaia di migliaia di persone.

Dichiara Augusto De Sanctis del WWF Abruzzo: «Il documento contiene precisi riferimenti alle più recenti valutazioni scientifiche esistenti sulla pericolosità delle singole sostanze immesse in atmosfera a Pescara e sul loro impatto sulla salute. Queste informazioni provengono da ricercatori di fama mondiale e direttamente dai maggiori organismi italiani e mondiali in materia di salute ed inquinamento, come APAT (oggi ISPRA) e Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questi studi, ormai ultra-decennali, dimostrano in maniera evidente come vi sia una relazione diretta tra concentrazione di inquinanti (in particolare PM10) e mortalità, addirittura quella precoce dei bambini. L'APAT (ora ISPRA), studiando il legame tra inquinamento atmosferico e mortalità in 13 città italiane, ha stabilito che il 9% della mortalità, per tutte le cause, della popolazione oltre i 30 anni di età è causata dall'inquinamento da PM10. L'OMS stima che per ogni aumento di 10 microgrammi/mc nella concentrazione di PM10 si ha un aumento della mortalità dello 0,6%. Uno studio scientifico sull'effetto dell'esposizione al PM10 dei bambini ha stabilito un aumento della mortalità post-neonatale del 5%».

Nel documento del WWF vengono altresì riportati i dati epidemiologici esistenti in Abruzzo che indicano la «presenza di criticità che dovrebbero essere attentamente indagate (come, a mero titolo di esempio, il +32% di mortalità infantile nell'area di Pescara). I dati disponibili confermano in maniera incontrovertibile che Pescara è tra le città più inquinate d'Europa per le PM10, che è tra gli inquinanti pericolosi per la salute umana».

Inoltre per il Wwf, la «media di concentrazione annua e i giorni di superamento del limite giornaliero del PM10 è di gran lunga superiore dell'ormai famigerato quartiere Tamburi a Taranto e anche per gli ossidi di azoto è superata la soglia di legge per la concentrazione».

Dichiara Loredana Di Paola della segreteria del WWF Abruzzo: «La situazione è inaccettabile e allarmante ed è surreale che vi siano ancora aperte procedure per il rinnovo delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera per impianti in pieno centro urbano. Ovviamente non bisogna guardare solo al comparto industriale ma è necessario agire su tutti i fronti delle emissioni».

 

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