In Contrada Collalto a Pianella e' in vigore una ordinanza comunale (la n. 63 del 2011) che sancisce "il divieto di caccia nella zona a tutela della pubblica incolumita', della quiete e dell'ordine pubblico". L'ordinanza, che sostituisce una precedente emessa nel 2008, "e' la diretta conseguenza delle svariate denunce dei residenti inoltrate in questi ultimi anni alle autorita' competenti a causa dei continui spari dei cacciatori che in svariate occasioni hanno colpito anche le abitazioni della contrada". Pero' "con l'ordinanza di divieto i residenti non hanno risolto i loro problemi", anzi: "gli spari contro le abitazioni, le minacce e i danneggiamenti sono aumentati". Lo denuncia il Wwf. L'ordinanza ricorda "le diverse denunce depositare dai cittadini che lamentano la presenza di cacciatori che sparano a ridosso delle case e delle strade, nonche' di provocazioni, minacce e intimidazioni rivolte agli stessi residenti di Contrada Collalto- segnala il Wwf- i residenti hanno dovuto sostenere anche le spese per una perizia tecnica che evidenzia come l'area interdetta alla caccia dall'ordinanza comunale sia comunque gia' di fatto vietata all'esercizio venatorio in quanto mancano le distanze minime di sicurezza da fabbricati e abitazioni per poterla esercitare"
I residenti di Contrada Collalto "hanno chiesto piu' volte alle autorita' di intervenire per reprime le attivita' venatorie illecite ma finora nessuno e' stato in grado di sanzionare i trasgressori- dichiara Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Abruzzo- sono addirittura i residenti stessi che devono farsi carico di apporre i paletti e le tabelle che indicano il divieto di caccia. Paletti e tabelle che puntualmente, con la riapertura della stagione venatoria, vengono impallinati o buttati a terra". Il Wwf, conclude Di Tizio, "chiede a tutte le autorita' preposte, a cominciare da Sindaco, Polizia Municipale, Polizia Provinciale, Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato di agire in modo da ripristinare la legalita' e garantire la sicurezza dei cittadini di Contrada Collalto".
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