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Pubblicato il 15/04/2014 01:01

Inchiesta "Caligola", Castiglione condannato a sei mesi

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L'assessore regionale conferma la sua intenzione di candidarsi e ricorre in Appello

Sei mesi di condanna. E' quanto stabilito dal gup del Tribunale dell'Aquila nel corso del rito abbreviato per Alfredo Castiglione, assessore allo Scviluppo della Regione Abruzzo, , nell ambito della vicenda giudiziaria Ecosfera sulle presunte assunzioni clientelari e gli appalti pilotati alla Regione. Secondo quanto riferito dal suo avvocato, Dante Angiolelli, l'assessore allo sviluppo e prossimo candidato alla Regione e' stato condannato per tentato abuso d'ufficio, mentre e' caduta l'accusa di corruzione. Nella precedente udienza, il pm titolare dell'inchiesta, Antonietta Picardi della Procura della Repubblica dell'Aquila, aveva chiesto un anno e 4 mesi. Castiglione ha ottenuto i benefici di legge, quindi pena sospesa e non menzione. L'inchiesta in particolare riguardava presunti appalti e tangenti che a gennaio di due anni fa aveva portato all'esecuzione di sette arresti da parte della Squadra mobile di Pescara.

Nell'inchiesta sono indagate 14 persone. L'indagine ruota intorno a una lettera inviata da Castiglione, su carta intestata della Regione, al viceministro albanese per presentare l associazione della compagna. Un equivoco secondo lo stesso Castiglione che ha sempre dichiarato come la sua lettera nella quale parlava bene dell associazione di danza, fosse soltanto una referenza (e non una raccomandazione) che gli era stata richiesta dal ministero albanese con il quale aveva avuto dei contatti per lo Sviluppo. Secondo la sua difesa, che ha annunciato di ricorrere in appello, il vice presidente Castiglione era estraneo ai fatti contestati anche perche', come e' stato fatto notare dal suo avvocato, era stato gia' il giudice per le indagini preliminari Marco Billi a rigettare la richiesta d'interdizione dai pubblici uffici perche' mancavano gravi indizi di colpevolezza.

"Essendo stato informato dell' esito del giudizio abbreviato non posso che esprimere il mio sconcerto per una sentenza di condanna per un reato, il tentato abuso di ufficio, che il Pm non mi ha mai contestato. Dopo che e' completamente decaduta l'ipotesi accusatoria formulata dalla stessa Pm, ossia quella di concorso o partecipazione nel reato di associazione a delinquere". Cosi' - in una nota - il vicepresidente e assessore allo Sviluppo della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, in merito alla condanna a 6 mesi emessa dal Tribunale dell'Aquila per tentato abuso di ufficio nell'ambito dell'udienza con il rito abbreviato del processo "Caligola" legato alla societa' Ecosfera sulle presunte assunzioni clientelari e appalti pilotati in Regione. "Non posso ricordare e sottolineare come il precedente giudice Billi, nella ordinanza con la quale aveva rigettato la richiesta di misura interdittiva del Pm - prosegue Castiglione - aveva argomentato e statuito non soltanto la mancanza di qualunque serio indizio e financo del fumus del reato di concorso e o partecipazione nel reato di associazione per delinquere ma anche di qualsivoglia diversa ipotesi accusatoria sostenendo che nessun atto fatto o comportamento da me posto in essere risultava connotato da disvalore penale. Avverso detta sentenza di condanna proporro' appello alla superiore Corte di Appello di L'Aquila nella certezza che da tale Corte di Appello otterro' la riforma della sentenza stessa e la mia totale assoluzione. Naturalmente per quanto amareggiato - conclude Castiglione - proseguiro' con rinnovata energia nella gia' intrapresa campagna elettorale non sussistendo alcuna causa ostativa alla mia candidabilita'"

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