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Pubblicato il 28/03/2013 08:08

Inchiesta sul dragaggio del porto di Pescara, due arresti

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Taraborelli risponde al Gip per un'ora. Testa: "Chiarirò la mia posizione"

Un'ora di interrogatorio nel corso del quale ha risposto a tutte le domande del gip Marco Billi. Non si è avvalso della facoltà di non rispondere, Angelo Bellafronte Taraborelli, detto "Tino" ex consulente esterno di comuni del Pescarese, agli arresti domiciliari da stamane nell'ambito dell'inchiesta della procura distrettuale antimafia dell'Aquila sul dragaggio del porto di Pescara, in particolare ai lavori affidati in appalto nel 2011 alla ditta Gregolin di Venezia. Taraborelli deve rispondere alle accuse di turbativa d'asta e  violazioni alle normative disciplinanti gli appalti pubblici.
'Non si e' avvalso della facolta' di non rispondere e ha chiarito la sua posizione', ha spiegato al termine il suo legale Cristina Sassi, sostituta dell'avvocato Augusto La Morgia. Non ha risposto a Billi invece il rappresentante legale della ditta 'Nicolai Srl' Luca Nicolai, nome nuovo tra gli indagati dell'inchiesta che in totale conta una trentina di avvisi di garanzia, notificati a imprenditori e funzionari pubblici, tra cui anche l'ex commissario Guerino Testa, presidente della provincia di Pescara che dovranno rispondere a vario titolo di turbativa d'asta, corruzione, falso e truffa, che sara' interrogato domani.
'Nicolai si e' avvalso della facolta' di non rispondere - ha detto il suo legale Sabatino Ciprietti - non per altro, perche' il volumetto e' ampio e bisogna leggerlo. Sono fatti tecnici che riteniamo allo stato superabili, pero' bisogna leggerli. E' inutile approfondire immediatamente la questione. Tra qualche giorno presenteremo istanza'.

 

'Una storia nata male fin dall'inizio, ma massimo garantismo in attesa che la giustizia faccia il suo corso. Rispetto al passato, pero', anche le vicende presenti ci lasciano piuttosto interdetti. E' necessario prestare la massima attenzione e noi continueremo a vigilare'. Questo il commento del Wwf Abruzzo sulla notizia dei due arresti nell'ambito di un'indagine della Procura dell'Aquila sui lavori di dragaggio nel 2011.

In riferimento ai lavori attuali, il referente acque dell'associazione, Augusto De Sanctis, cita ad esempio il 'balletto di cifre sui materiali che prima dovevano andare in discarica con un rapporto di 10 a 1 rispetto al ripascimento, che poi si e' ribaltato. Abbiamo chiesto da tempo di promuovere la trasparenza - ha concluso - che e' sempre l'antidoto migliore'.

 

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Nuova bufera giudiziaria sul dragaggio di Pescara. Ci sono stati due arresti eseguiti stamane dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Pescara su richiesta della Procura Distrettuale dell' Aquila. In particolare il giudice per le indagini preliminari del tribunale dell'Aquila ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari nei conronti di un noto professionista pescarese e di un ex dirigente del ministero delle Infrastrutture gia' in servizio alla sede di Venezia, per turbativa d'asta e per gravi violazioni alle normative disciplinanti gli appalti pubblici, nonche' due misure interdittive a carico dei titolari di due ditte partecipanti alla gara relativa al terzo lotto di lavori relativi al dragaggio del porto canale di Pescara. I fatti oggetto delle indagini avevano gia' comportato nel mese di dicembre 2011, il sequestro della draga "Gino Cucco" effettuato dal Noe di Pescara, che gia' stava espletando indagini in merito al primo e al secondo lotto dei lavori del Porto Canale di Pescara, coadiuvato dal Nucleo di polizia tributaria di Pescara.

In tale circostanza, le Fiamme Gialle acquisirono, presso l'Ufficio del Commissario delegato per la realizzazione in termini di urgenza degli interventi da eseguirsi nell'area del porto di Pescara (nonche' presidente dell'Autorita' di gara), copiosa documentazione riferibile proprio alla procedura concorsuale. L'esame della documentazione, integrato dalle risultanze di successive perquisizioni e di specifici approfondimenti investigativi anche di carattere tecnico - spiegano dalla Finanza - ha consentito di ricostruire l'organizzazione di un cartello di partecipazione all'appalto al fine di favorire la ditta Dragaggi s.r.l. che, seppur non vincitrice della gara, di fatto, subentrava alla ditta vincitrice. Venivano, cosi', violate, le regole della trasparenza e del buon andamento dei lavori concessi dalla pubblica amministrazione. La Dragaggi S.r.l, infatti, non solo aveva partecipato anch'essa alla gara, ma dall'esame di una mail intercorsa tra il suo amministratore unico e un "faccendiere" veneto, si accertava che, prima della formalizzazione della procedura concorsuale, la stessa societa' conosceva sia i nomi di tutti i partecipanti, che le percentuali di ribasso che gli stessi avrebbero offerto. Il tutto, chiaramente, con l'ausilio del professionista pescarese che in virtu' del datato rapporto di amicizia e dei "doni" ricevuti, si e' prodigato nel fornire utili notizie sui partecipanti e nell'ottenere la modifica del capitolato d'appalto. Unitamente ai soggetti destinatari di misure cautelari e interdittive, sono stati notificati avvisi di garanzia agli altri indagati (Commissario delegato, responsabile ufficio del procedimento ed imprenditori che hanno preso parte alla procedura) presso i loro domicili situati in Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Toscana e Friuli Venezia Giulia. Per l'esecuzione di tali ultimi provvedimenti ci si e' avvalsi della collaborazione dei reparti delle Fiamme Gialle territorialmente competenti. 

Ai domiciliari sono finiti Angelo Bellafronte Taraborrelli, 55 anni, detto 'Tino', di Pescara, consulente del responsabile unico del procedimento per l'appalto del terzo lotto (indagato) e Giuseppe Biscontin, 65 anni, di Venezia, gia' funzionario del ministero delle Infrastrutture, oggi in pensione. Oltre alla Turbativa d'asta devono rispondere a vario titolo anche di corruzione, falso e truffa. Gli avvisi di garanzia, notificati a imprenditori e funzionari pubblici, sono una trentina. All'ex commissario Guerino Testa, in particolare, viene contestato il falso perche' avrebbe attestato, contrariamente al vero, l'apertura di plichi relativi alla gara d'appalto del terzo lotto. A condurre le indagini sono i sostituti procuratori Antonietta Picardi e Simonetta Ciccarelli mentre il gip della Distrettuale e' Marco Billi. Da quanto si apprende gli arrestati potrebbero essere ascoltati gia' oggi, mentre l'interrogatorio di Guerino Testa dovrebbe esserci domani pomeriggio alla Procura dell'Aquila. 

Guerino Testa, a cui viene contestato il reato di falso in concorso con altri, dichiara di essere certo di chiarire la propria posizione e aver sempre operato e di essersi sempre speso per risolvere le vicende del porto. "Ho sempre lavorato per risolvere i problemi del dragaggio", ha detto stamani. Domani sara' ascoltato a L'Aquila.

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