gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » PRIMO PIANO » ISTAT, DISOCCUPAZIONE A LIVELLI RECORD ANCHE IN ABRUZZO
Pubblicato il 28/02/2014 15:03

Istat, disoccupazione a livelli record anche in Abruzzo

occupazione, disoccupazione, istat, record

Il tasso in Italia si e' attestato al 12,9% a gennaio scorso, ai massimi livelli dal 1977

Il tasso di disoccupazione in Italia si e' attestato al 12,9% a gennaio scorso, ai massimi livelli dal 1977. Lo rende noto l'Istat. In particolare, la disoccupazione giovanile (tra 15 e 24 anni) e' salita al tasso del 42,4% contro il 41,7% di dicembre scorso. Preoccupanti anche i dati dell'Abruzzo che ha perso 16 mila occupati nel quarto trimestre 2013 e ha visto salire di 9 mila unità le persone in cerca di occupazione.

 Il tasso di disoccupazione, in Abruzzo, nel 2013, si attesta all'11,4%, inferiore rispetto alla media nazionale (12,2%), ma in crescita rispetto al 2012, quando era al 10,8% (8,5% nel 2011). Sono 63 mila, nella regione, le persone in cerca di occupazione (3.113.000 in Italia), contro le 62 mila del 2012 (47 mila nel 2011). Lo rileva l'Istat. In particolare il tasso di disoccupazione femminile e' pari all'11,8%, mentre quello maschile all'11,2%. Del totale delle persone in cerca di occupazione, 26 mila sono donne e 37 mila sono uomini. Il tasso di occupazione di persone in eta' compresa tra i 15 e 64 anni, tra il 2012 e il 2013, e' sceso di due punti, passando dal 56,8% al 54,8%. Scende anche il tasso di attivita', dal 63,8% al 62%. Gli occupati, in Abruzzo, nel 2013 sono 490 mila (508 mila nel 2012): di questi, 20 mila nel settore dell'agricoltura (circa 5 mila dipendenti e circa 14 mila indipendenti); 148 mila in quello dell'industria (116 mila dipendenti e 34mila indipendenti), con un calo di 16 mila unita'; 322 mila in quello dei servizi (227 mila dipendenti e 95 mila indipendenti). A livello provinciale il tasso di disoccupazione si attesta all'11,8% in provincia di Pescara (16 mila persone in cerca di occupazione; 118 mila gli occupati), al 12,2% nel chietino (20 mila; 141 mila), al 9% nel teramano (12 mila; 119 mila) e al 12,5% nell'aquilano (16 mila; 112 mila).

Il rapporto completo

Le persone che hanno rinunciato a cercare lavoro perche' pensano di non trovarlo (i cosiddetti scoraggiati) sono cresciuti ancora. Nella media del 2013, rileva l'Istat, hanno raggiunto quota un milione 790 mila, con una crescita dell'11,6% (+20,5% per i maschi, +7,5% per le femmine). E' il dato peggiore dal 2004 inizio serie storiche.

Nel quarto trimestre 2013 gli occupati sono diminuiti di 397 mila unita' (-1,7%) rispetto al quarto trimestre 2012, con una riduzione che ha colpito soprattutto il Mezzogiorno (292 mila unita' in meno, pari a meno 4,7%). Lo rileva l'Istat spiegando che il tasso di disoccupazione complessivo nel trimestre ha raggiunto il 12,7% mentre il tasso per i giovani ha raggiunto un nuovo record al 43,5%

Il lavoro precario, definito dall'Istat come atipico, nella media del 2013 torna a scendere. Infatti, il numero di dipendenti a tempo determinato e di collaboratori scende a 2 milioni 611 mila, in calo di 197 mila unita' in un anno. Insomma a calare non solo solo i dipendenti a tempo indeterminato (-190mila).

Gli occupati tra i 15 e i 34 anni in Italia sono diminuiti di 1 milione 803 mila unita' tra il 2008, anno d'inizio della crisi, e il 2013. I giovani quindi sono stati i piu' colpiti.

 

 

© Riproduzione riservata

Condividi:

Articoli Correlati



Utenti connessi: 1