L'Abruzzo è 187mo su 262 regioni d'Europa per quanto riguarda l'indice di competitività. L'indice 2013, pubblicato dalla Commissione Ue, dedica una parte delle conclusioni a segnalare come la cosiddetta "blue banana", dorsale economica che collegava idealmente la grande Londra alla Lombardia (unica regione italiana a rientrarvi), via Benelux e Baviera, "abbia cambiato forma", assumendone una piu' policentrica con regioni forti soprattutto laddove si trovano capitali o aree metropolitane. Cosi', se a capitanare la classifica dei 262 territori dell'Unione (nello studio e' compresa anche la Croazia) sono Utrecht, seguita tra gli altri dall'area di Londra; e dalla regione di Stoccolma (Svezia), la Lombardia non compare nella lista delle prime 100, attestandosi al posto numero 128. La seguono una decina di regioni italiane che si concentrano nella fascia intermedia, e sette oltre quota 200, con la Calabria e la Sicilia fanalino di coda nazionale, rispettivamente 233ma e 235ma su 262. Ultime in assoluto della classifica generale sono la bulgara Severozapaden, ed alcune regioni greche e romene. "Si tratta di una fotografia impietosa dello stato delle regioni italiane. Di come il centro-nord abbia perso competitivita' e si trovi in difficolta' - fanno rilevare fonti europee -. E l'indicatore, seppure non sia basato su dati freschissimi (2010-2011-2012) e' uno strumento utile per preparare la nuova programmazione". Non a caso, nonostante una sostanziale riduzione del budget Ue 2014-2020 rispetto al precedente, l'Italia e' riuscita comunque a strappare 29,238 miliardi, piu' o meno una cifra analoga al passato, proprio perche' le sue regioni, anche le piu' sviluppate, hanno problemi. Seppure lo stesso studio sconsigli di fare confronti con la precedente edizione del 2010, perche' alcuni indicatori sono stati aggiornati e sono considerate le regioni della Croazia, appare abbastanza indicativo il fatto che la Lombardia nel vecchio indice si trovasse a quota 95 (ora a 128), l'Emilia R. a 121 (contro 141), il Lazio a 133 (143), il Veneto a 146 (158). Il lavoro, si basa su tre principali gruppi di indagine, che vanno da cio' che viene considerato "basilare" per il funzionamento di un'economia (qualita' delle istituzioni; stabilita' macroeconomica; infrastrutture; sistema sanitario; qualita' dell'istruzione) all'"efficienza" (qualita' delle universita' e dell'apprendimento permanente; efficienza del mercato del lavoro; dimensioni di mercato), all'"innovazione" (livello tecnologico; innovazione).
L'Italia resta tagliata fuori dalla mappa delle Regioni piu' competitive d'Europa. Questi i dieci territori Ue, su un totale di 262, che figurano alla guida dell'Indice di competitivita' regionale 2013 pubblicato dalla Commissione Ue: 1) NL: Utrecht 2) UK: Area di Londra (Bedfordshire, Hertfordshire, Essex, Inner e Outer London) 3) UK: Berkshire, Buckinghamshire e Oxfordshire 4) SE: Regione di Stoccolma 5) UK: Surrey, East and West Sussex 6) NL: Regione di Amsterdam (Flevoland, Noord-Holland) 7) DE: Regione di Francoforte (Darmstadt) 8) FR: Regione di Parigi (Ile de France) 9) DK: Regione di Copenhagen (Hovedstaden) 10) NL: Zuid-Holland Per trovare la prima regione italiana, la Lombardia, occorre invece scorrere l'indice fino alla posizione 128, seguita dalle altre, fino alla Sicilia, fanalino di coda nazionale 235ma su una graduatoria di 262: 128) Lombardia 141) Emilia Romagna 143) Lazio 145) Provincia autonoma di Trento 146) Liguria 152) Piemonte 157) Friuli Venezia Giulia 158) Veneto 160) Toscana 167) Umbria 173) Provincia autonoma di Bolzano 177) Marche 178) Valle d'Aosta 187) Abruzzo 201) Molise 217) Campania 222) Sardegna 227) Basilicata 232) Puglia 233) Calabria 235) Sicilia.
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