Circa 180 soggetti, tra associazioni, sindacati e movimenti, 47 Comuni, 17 organizzazioni politiche, la Provincia di Chieti, la Regione Abruzzo, tre diocesi (Chieti, Pescara e Lanciano), tre parchi nazionali, un parco regionale e sette riserve regionali, per un totale di oltre 260 adesioni e migliaia di persone previste.
Sono i numeri della maxi manifestazione 'No Petrolio' organizzata per domani a Pescara contro il progetto 'Ombrina Mare', che prevede la realizzazione di una piattaforma al largo della 'Costa dei Trabocchi', nel Chietino.
Il Wwf, uno dei promotori dell'iniziativa, parla di 'un evento che entrera' nella storia dell'Abruzzo, perche' mai in passato c'erano state cosi' tante adesioni' e si dice fiducioso di superare anche i numeri della manifestazione del 2008 contro il centro oli di Ortona. E' in atto una mobilitazione che sta assumendo i caratteri della vera e propria sollevazione pacifica contro i mega-progetti petroliferi - dicono gli ambientalisti - che vogliono imporre la trasformazione della regione e del suo mare in distretto minerario per gli idrocarburi'.
Tranne Confindustria, che si e' detta favorevole al progetto, infatti domani in piazza ci saranno tutti: dalla Regione alla Provincia di Chieti, dal Comune piu' grande, quello di Pescara, fino ai piu' piccoli, dal Movimento 5 Stelle al Pd e all'Udc, dalle associazioni di categoria (tra cui Cna, Confcommercio e Confesercenti), a tutti i sindacati, dalle associazioni di cicloamatori al collettivo studentesco e fino all'Anpi e al coordinamento dei giornalisti precari.
Un fiume di persone che, a partire dalle 15.30, invadera' le vie di Pescara - alle 18 nel capoluogo adriatico ci sara' anche la partita di serie A Pescara-Siena - per dire no alla deriva petrolifera. Per raggiungere la citta' sono stati organizzati treni, pullman, ma si potra' arrivare anche in bicicletta per poi unirsi alla parte del corteo composta dai ciclisti.
Prevedendo la partecipazione di migliaia di persone, la Questura pescarese e' al lavoro per garantire un 'adeguato' servizio di sicurezza.
Il punto di incontro, alle 15.30, e' la Madonnina, nei pressi del Ponte del Mare. Il corteo percorrera' il lungofiume Nord, verso Piazza Italia, corso Vittorio Emanuele, Corso Umberto e via Nicola Fabrizi, fino a raggiungere la Nave di Cascella, dove si terra' il comizio finale.
I promotori della manifestazione, alla luce delle centinaia di adesioni pervenute, sostengono che 'gli enti locali e la Regione Abruzzo, assieme ai diversi partiti e movimenti politici che hanno aderito, dovranno riuscire a trasformare in atti concreti di difesa del territorio questa grande mobilitazione, dai ricorsi al Tar fino all'approvazione di nuove leggi'.
'La deriva petrolifera non solo minaccia il futuro dei cittadini abruzzesi, ma colpirebbe il loro presente - aggiungono -, in una regione che produceva gia' nel 2011 il 42% dell'energia elettrica da fonte rinnovabile. Per questo - concludono - ribadiamo l'importanza dell'iniziativa di domani, rilanciando l'appello agli abruzzesi a partecipare in massa'.
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