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Pubblicato il 06/03/2015 15:03

L'Abruzzo nella morsa del maltempo

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 Favorevoli condizioni meteo hanno permesso di riaprire interamente il tracciato della A24 Roma-L'Aquila-Teramo. Codice giallo per vento forte tra la Valle del Salto e Teramo, anche se la tratta e' percorribile in entrambe le direzioni. Piu' critica la situazione su A25, dove resta il blocco integrale della circolazione tra Pratola e Celano (nell'Aquilano) che la concessionaria Strada dei Parchi ha stabilito d'intesa con le forze dell'ordine per la visibilita' azzerata dalla neve in bufera.

Cessati pioggia e vento forte, a Pescara si contano i danni e il conto potrebbe essere di centinaia di migliaia di euro, per il Comune. Questa mattina, terminata l'ondata di maltempo che si A¨ abbattuta in citta' dall'altra sera, l'amministrazione comunale ha avviato gli interventi sulle situazioni di emergenza, "per rimuovere le criticita' che si sono determinate". I mezzi e gli operai messi in campo dal Comune, sia quelli propri che quelli dei privati, sono all'opera per riparare le buche, rimuovere gli alberi caduti e liberare alcuni sottopassi (come quello della Fater, da riaprire) - spiega il vice sindaco Enzo Del Vecchio. Vanno inoltre pulite le golene, da riaprire alle auto. E' stata chiusa via Regina Margherita, per realizzare una potatura degli alberi a rischio e scongiurarne la caduta. L'Aca ha riparato la perdita che si e' verificata in via Selva degli abeti e il Comune sta provvedendo a ripristinare la viabilita'. In serata potrebbe essere messa a punto "una prima delibera per la stima dei danni ma si dovra' tenere conto anche delle verifiche da realizzare, ad esempio, nelle scuole, che restano chiuse pure domani". Tra l'altro Del Vecchio ha effettuato un sopralluogo negli stabilimenti balneari della zona sud, per valutare gli effetti delle mareggiate, che "hanno mangiato la sabbia e scoperto le fondamenta delle strutture per un metro e mezzo circa di profondita', da fosso Vallelunga al confine con Francavilla". "Siamo alla gestione post emergenza - dice Del Vecchio mentre analizza le voragini che si sono aperte sulle strade e che vanno richiuse - ed e' un disastro".

Chiuso al pubblico il cimitero comunale di Chieti. Lo ha deciso il sindaco, Umberto Di Primio dopo che fra la serata di ieri e la scorsa notte, a causa del forte vento, alcuni cipressi di notevoli dimensioni sono caduti a terra coinvolgendo diversi sepolcri e causando notevoli danni, mentre altri appaiono in condizioni di instabilita'. Le tumulazione saranno assicurate nel rispetto delle condizioni di sicurezza mentre sono state sospese le altre attivita' di servizio, salvo che non siano connesse, come si legge nel provvedimento, ad irrinunciabili esigenze di carattere igienico-sanitario. Nel frattempo il Comune ha chiesto ed ottenuto l'immediato intervento di un'impresa per procedere ad interventi di maggiore urgenza finalizzati ad eliminare i pericoli incombenti nel cimitero

Tre famiglie sono state evacuate da Valle Cupa, frazione di Colonnella (Teramo) per il rischio smottamento della collina sovrastante la loro abitazione. Le abbondanti piogge delle scorse ore hanno reso friabile il terreno per questo il sindaco, Leandro Pollastrelli, ha emesso un ordinanza di sgombero. Undici persone hanno trovato una sistemazione provvisoria. Nella stessa zona, a confine con le Marche, il fiume Tronto ha eroso gli argini ed ora scorre ad un metro dalla carreggiata. A breve inizieranno i lavori di rinforzo degli argini per 200mila euro di spesa. La viabilita' in provincia di teramo resta difficile. Molte le strade chiuse e diversi gli alberi abbattuti, alcuni dei quali, sulla Ss16 a Giulianova (Teramo). A teramo, un altra famiglia e' stata fatta evacuare dopo che sulla loro abitazione e' caduto un albero di grosso fusto. L incidente e' avvenuto nel quartiere Gammarana a Teramo. In Val Vibrata, i sindaci stanno preparando la lista dei danni da presentare alla Regione che ha avviato la procedura per il riconoscimento dello stato di calamita'.

Il Comune di Montesilvano ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza e di calamità  naturale. È quanto deciso con una delibera di Giunta licenziata questa mattina.

Le straordinarie e abbondanti piogge e le fortissime raffiche di vento,  verificatesi tra le giornate di ieri e di oggi, hanno provocato gravissimi danni al litorale con evidenti fenomeni erosivi estesi a tutta la costa, danni al verde pubblico con cadute di piante ed alberi lungo strade, in parchi pubblici e in aree private. La perturbazione ha causato numerosi danni anche al patrimonio comunale, alle infrastrutture di servizio, pubbliche e private, movimenti franosi, disagi alla circolazione e difficoltà nelle attività pubbliche o private.

Intanto prosegue l’attività del Centro Operativo Comunale, attivato ieri. Gli uomini delle Forze dell’Ordine, i volontari, i dipendenti e i tecnici comunali sono impegnati su vari fronti per risolvere le criticità. I vigili del Fuoco, insieme agli uomini del Corpo Forestale dello Stato, stanno rimuovendo i numerosi alberi che sono caduti nella riserva naturale di Santa Filomena e lungo diverse strade della città. La Protezione Civile ha attivato le pompe idrovore per liberare alcuni scantinati invasi dall’acqua. Nella giornata di ieri, su sollecitazione dell’Amministrazione, sono intervenuti anche i volontari della Croce Bianca, della Nuova Acropoli e della Pivec de L’Aquila,  della Protezione Civile di Sant’Omero, della Protezione Civile di Lettomanoppello e della Infinity di Pescara. All’opera anche i volontari dell’Associazione nazionale dei Carabinieri.

«Ringrazio  - ha dichiarato il sindaco Francesco Maragno – a nome dell’Amministrazione tutti coloro che in questi due giorni hanno affrontato con grande impegno l’ondata di maltempo che ci ha investito. La loro presenza è stata ed è fondamentale per gestire la difficile emergenza che ha colpito Montesilvano. Le intense precipitazioni che non hanno dato tregua nel corso della giornata di ieri hanno reso le operazioni ancora più complesse, ma nessuno dei volontari si è scoraggiato, continuando a monitorare il territorio ed intervenire per risolvere le criticità».  

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Ore di inferno nella Valle del Giovenco per automobilisti bloccati sotto la bufera che chiedono aiuto da questa notte. E' un vero dramma quello che stanno vivendo alcuni marsicani bloccati all'interno delle loro auto, una decina, a causa della neve e del vento forte che non permette ai soccorsi di intervenire. Sul posto sono intervenuti uno spazzaneve, rimasto a sua volta bloccato, e due mezzi di soccorso dei vigili del fuoco. La macchina di una societa' di vigilantes in servizio, che stavano accorrendo intorno all'una di notta per un allarme scattato, e' bloccata sotto la bufera da circa otto ore con due persone a bordo. Automobilisti e passeggeri non possono neanche uscire dalle auto a causa del vento forte. Chi ha provato ad aprire la macchina si e' ritrovato con gli sportelli scardinati. "Siamo bloccati qui da ore", spiegano gli sfortunati automobilisti, "e' necessario che qualche mezzo speciale arrivi a liberarci". Il maltempo sembra non dare tregua. 


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