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Pubblicato il 10/12/2014 18:06

L'acqua di Pescara, Montesilvano, Chieti e Francavilla al mare e' idonea al consumo umano

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Indagine di Federconsumatori Abruzzo

L'acqua di Pescara, Montesilvano, Chieti e Francavilla al mare e' idonea al consumo umano: e' quanto emerge da un'indagine a campione sull' acqua corrente effettuata, dopo lo scandalo della megadiscarica dei veleni di Bussi sul Tirino e dell'acqua contaminata, da Federconsumatori Abruzzo, che oggi lancia un servizio ai cittadini, i quali potranno far usufruire di un servizio per il controllo della qualita' dell'acqua a prezzi contenuti. I risultati delle analisi effettuate con il supporto di un laboratorio specializzato evidenziano che "in tutti i casi si registrano, per tutti i parametri considerati, caratteristiche che rientrano nei limiti previsti dalla legge. In un solo caso - spiegano all'associazione dei consumatori - si registra un valore elevato di 'conta batterica', che rappresenta pero' un indicatore dello stato degli impianti e dei rubinetti. Tutti i campioni prelevati risultano essere idonei al consumo umano". A partire da gennaio, Federconsumatori Abruzzo offrira' nell' intero territorio regionale un servizio per il controllo della qualita' dell'acqua, a cui singoli cittadini e condomini potranno accedere, rivolgendosi agli sportelli dell'associazione. Spendendo poche decine di euro si potra' verificare l'idoneita' al consumo dell'acqua che arriva nelle case.

"Queste attivita' - dicono ancora a Federconsumatori - costituiscono solo una parte delle finalita' e degli obiettivi della campagna 'L'acqua che beviamo - L'acqua che paghiamo', lanciata a maggio dall'associazione. Abbiamo gia' incontrato gli amministratori di quattro soggetti gestori del servizio idrico, Aca, Gran Sasso Acqua, Ruzzo Reti, Sasi, per avviare tavoli di informazione e di confronto sulle principali criticita' relative alla gestione del servizio". L'iniziativa ha l'obiettivo di raggiungere risultati in termini di: predisposizione o l'aggiornamento dei piani per la prevenzione e la gestione delle emergenze; la verifica e la revisione delle Carte dei servizi; la soluzione delle conflittualita' piu' diffuse, fra cui l'applicazione delle diverse fasce tariffarie, la rateizzazione delle morosita' e i controlli sulle perdite. "Altrettanto importante sara' l'avvio di un confronto con la Giunta regionale sull'attuazione della Legge Regionale 9 del 2011. L'Ersi, ente regionale unico che avrebbe dovuto sostituire gli attuali Ato, e' ancora sulla carta. I nuovi piani d'ambito per gli investimenti e per la gestione del servizio non sono stati mai predisposti. Questo - conclude Federconsumatori - e' un settore per cui, dopo i troppi scandali e le troppe emergenze, si impone una svolta radicale nella direzione della trasparenza, dell'efficienza e della qualita' dei servizi".

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