L'opposizione in Consiglio Comunale a L'Aquila ha chiesto di sospendere le procedure del bando per i concorsi con cui dovranno essere assunte 300 persone - di cui 128 da assegnare al Comune dell'Aquila - e prorogare i contratti per almeno sei mesi (dunque fino a giugno del prossimo anno) per i precari del dopo terremoto e dei precari storici del Comune. La proposta e' stata avanzata dai Capigruppo al Consiglio comunale dell'Aquila Emanuele Imprudente (L'Aquila Citta' Aperta), Luigi D'Eramo (Prospettiva 2022), Vincenzo Vittorini (L'Aquila che vogliamo), Piero Di Piero (Udc) Daniele Ferella (Tutti per L'Aquila).
"E' inevitabile - affermano - che una materia cosi' delicata, quale un mega concorso pubblico per questioni cosi' peculiari come la ricostruzione, debba trovare le azioni attuative attraverso le opportune concertazioni con le Organizzazioni Sindacali".
Le proposte partono dunque dalla "sospensione delle procedure riguardanti il bando per i concorsi con cui dovranno essere assunte 300 unita', di cui 128 da assegnare al Comune dell'Aquila, per scopi connessi alla ricostruzione post terremoto; la proroga immediata dei contratti, per almeno sei mesi (e dunque fino a giugno del prossimo anno), con i precari del dopo terremoto e i precari storici del Comune; l'apertura di un tavolo di concertazione tra il Governo, l'Amministrazione comunale (con il coinvolgimento del Consiglio comunale) e i Sindacati, allo scopo di definire una procedura trasparente e legittima, con la quale sia consentito ai precari del Comune - tutti, nessuno escluso - una reale e concreta possibilita' di essere immessi definitivamente nei ruoli dell'ente, nell'interesse della Municipalita', che non disperderebbe risorse rivelatesi utilissime per gli adempimenti legati al terremoto, ma anche per quelli ordinariamente connessi alle funzioni dell'Ente; un'adeguata considerazione del personale di ruolo, gran parte del quale si e' presentato in servizio fin dalla notte del terremoto e che ha sostenuto gia' dei concorsi interni, tenendo conto che moltissimi dei dipendenti in questione potrebbero essere ulteriormente motivati attraverso la collocazione in una categoria professionale pi consona al lavoro svolto; il tutto nei limiti della dotazione organica dell'Ente, in modo tale che non nascano conflittualita' con i posti che dovranno essere assegnati con il cosiddetto concorsone, tenendo conto che, comunque, la Legge Barca incrementa la dotazione organica del personale in misura corrispondente ai posti che dovranno essere assegnati ai futuri assunti", conclude la nota
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