Il Commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi invia una nota al Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca volta a tutelare l'esperienza e le professionalita' di tutti il personale impiegato nelle strutture del commissario per l'emergenza prima, e di quello della ricostruzione poi, includendo, tra essi, anche coloro che sono stati e ancora sono al servizio di comuni, province e altri soggetti impegnati a vario titolo nella ricostruzione.
"Sono perfettamente cosciente - scrive il Commissario Gianni Chiodi - che oggi non possono essere ripetute le vie percorse in altre occasioni ove al cessare della situazione di emergenza si e' provveduto a stabilizzare tutte e la stragrande maggioranza delle professionalita' impiegate. D'altro canto - prosegue - la ricostruzione avra' bisogno di professionalita' elevate, in grado di cogliere e vincere la sfida complessa e duratura della ricostruzione".
Il Commissario decide di intervenire, come per l'emendamento al decreto sviluppo e le correzioni proposte in sede dei redazione delle intese per la costituzione degli uffici speciali, a valle delle polemiche e lo fa confidando sull'attenzione del Governo nel riconoscere "l'impegno di mesi intensi e difficili della vita professionale di molti lavoratori a servizio di una causa importante per il loro Paese e per la loro terra". Per questo, prosegue Chiodi: "si potra' valutare l'opportunita' che le prove potranno anche non avere contenuti generali, bensi' riguardare in modo robusto, anche se non esclusivo, materie e argomenti propri della ricostruzione. Tutto cio' puo' essere fatto - prosegue - salvaguardando il diritto di tutti coloro che aspirano a lavorare per la ricostruzione, compresi coloro che oggi non lo fanno, ad esclusivo futuro vantaggio della qualita' della stessa. In tal modo, credo, si potrebbe consentire ai tanti lavoratori oggi in giusta tensione, di essere piu' sereni nell'affrontare il concorso". "Sono certo, che la loro volonta' non sia quella di imporre corsie preferenziali, ma solo di vedere giustamente riconosciuto l'impegno di mesi intensi e difficili della loro vita professionale. Quanto suggerito - conclude il Commissario - lascera' il giusto spazio a chi, seriamente, vuole impegnarsi per lavorare nelle strutture deputate alla ricostruzione, potendone in primis beneficiare la cittadinanza della citta' dell'Aquila e degli altri centri dell'Abruzzo da ricostruire".
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