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Pubblicato il 21/04/2014 18:06

L'ex sindaco di Montesilvano Attilio Di Mattia chiede il commissariamento del Pd

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L'ex sindaco di Montesilvano, Attilio Di Mattia, come preannunciato, richiede formalmente il commissariamento del circolo Pd della citta' adriatica. La richiesta segue le problematiche relative all'accordo sul candidato unico per la coalizione di centrosinistra, in vista delle elezioni comunali del prossimo 25 maggio. Di Mattia, sfiduciato da 13 consiglieri che si sono dimessi lo scorso 16 febbraio, aveva gia' avviato la campagna elettorale e si era detto disponibile a fare un passo indietro a determinate condizioni, chiedendo in particolare che il candidato sindaco non fosse un esponente della sua amministrazione. Sembrava che l'accordo fosse stato raggiunto sul nome di Antonio Di Berardino, ma lo stesso ha deciso di rinunciare perche' "non si sono create - ha spiegato - le condizioni minime per governare bene". Il Pd cittadino, allora, vicino alla rottura, ha indicato il nome di Lino Ruggero, ex vicesindaco della Giunta Di Mattia. In un documento inviato alla segreteria nazionale del Pd (Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini), al sottosegretario di Stato Giovanni Legnini, al segretario regionale Silvio Paolucci e alla segretaria provinciale Francesca Ciafardini, Di Mattia ricostruisce la vicenda dello 'strappo' dei 13 e parla di "una delegittimazione frutto di personalismi ed interessi particolari, che non ha certamente minato quella forza e legittimazione partitica e popolare; una legittimazione che ha pienamente confermato la validita' del mio operato". In riferimento alle trattative per l'individuazione di un candidato, l'ex sindaco sottolinea che "l'assenza di tempestivita' da parte della segreteria cittadina ha inevitabilmente prodotto incertezza e confusione, che ha impedito di intraprendere un dialogo politico di coalizione fruttuoso e concreto, come il piu' importante partito di centroSinistra e' chiamato a fare". Soffermandosi sulla rinuncia di Di Berardino, Di Mattia parla di "agguato da parte di coloro che formalmente non fanno parte degli organi sopranominati, ma che materialmente sembrano avere piena e completa giurisdizione sulle scelte del Partito". "Gli eventi che si sono succeduti con nefanda e straordinaria velocita' all'interno del partito cittadino - scrive l'ex sindaco -, hanno senz'altro evidenziato la necessita' di maggiore attenzione da parte dei probiviri, perche' si sappia accertare, per il bene della cittadinanza, la motivazione che impedisce il corretto svolgimento del direttivo, la cui volonta', mi pare - conclude Di Mattia -, e' a tutt'oggi inascoltata, visti i colpi di mano inferti alla coalizione per la scelta del candidato sindaco. 

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