"La riduzione della restituzione delle tasse sospese all'Aquila non è una alterazione della concorrenza a favore degli aquilani, bensì un riequilibrio di una concorrenza alterata". Lo ha scritto su facebook il presidente della Regione Gianni Chiodi nel corso dell'audizione a Bruxelles per le spese effettuate successivamente al terremoto del 2009. Chiodi ha aggiunto che "Nei prossimi due o tre anni all'Aquila ci saranno dai 7 ai 10 mila occupati se la ricostruzione pesante del centro storico dovesse partire. Da tempo e' tutto pronto. Non capisco perché resta tutto bloccato".
Le dichiarazioni rientrano nella "Missione L'Aquila" a Bruxelles dei vertici di Regione, Provincia e Comune che pone al centro la ricostruzione post-sisma. Presente il capo della Protezione Civile, Gabrielli, che ha sottolineato la grande emergenza sfollati subito dopo la scossa delle 3,32 del 6 aprile del 2009.
L'intento e' quello di tagliare le distanze rispetto alla ''lontananza dalla realta' dimostrata dall'Ue'' e di ''non morire di burocrazia''. Sullo sfondo resta la 'bocciatura' della Corte dei conti europea, di inizio anno, per il progetto 'Case', realizzato con 350 milioni di aiuti sui 494 assegnati all'Italia. Un progetto che vede tuttavia la Commissione su posizioni favorevoli a quelle italiane, e una vicenda su cui ora il Parlamento europeo potrebbe far sentire la sua voce. Tra le grandi preoccupazioni restano i fondi per la ricostruzione. ''L'ultimo stanziamento del Governo di 1,2 miliardi e' appena sufficiente per il 2013, e per il 2014 non ci sono piu' soldi'', spiega il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, che definisce ''allucinante'' la volonta' di Bruxelles di imporre la soglia del patto di stabilita' agli interventi previsti dal cronoprogramma. Un ''limite disumano - dice - a fronte di una catastrofe come quella che ha colpito l'Abruzzo'', con ''67mila sfollati e 30mila edifici lesionati, una concentrazione, che distingue il terremoto aquilano da tutti gli altri, esclusa l'Irpina'' come sottolinea il capo della protezione civile Gabrielli. Il presidente della Regione Gianni Chiodi, punta l'indice anche sulla decisione della Commissione di imporre all'Italia il recupero del cento per cento delle tasse sospese alle aziende colpite subito dopo il terremoto, nonostante la legge 183 del 2011 che aveva fissato la restituzione per solo il 40%. Bruxelles inquadra infatti l'iniziativa come ''aiuti di stato'', che alterano il rapporto di concorrenza tra Paesi membri. ''Io credo invece che sia il minimo necessario per ristabilire la concorrenza alterata dal terremoto'', evidenzia Chiodi, mentre il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, rivolge il suo appello, che l'Europa ''continui a svolgere un ruolo centrale nel processo di ricostruzione''
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