"Non ci sono piu' margini: le elezioni regionali si terranno 25 e 26 maggio 2014, in concomitanza con la tornata europea": cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, chiarisce la questione della data delle elezioni regionali, a lungo motivo di incertezza e polemiche, aggiungendo che "l'unica variante, se ci dovesse essere la crisi di governo, potrebbe essere il voto con le politiche, che potrebbero svolgersi a marzo. Abbiamo convenuto con le opposizioni di tenere sotto controllo il quadro nazionale e poi, entro ottobre, di indire la data delle elezioni". "Ho ricevuto un segnale chiaro da parte del Consiglio regionale - ha spiegato ancora Chiodi - nel quale mi si invita a convocare il voto privilegiando il risparmio e creando le migliori condizioni per il voto stesso. Mi sono adeguato, nonostante propendessi per novembre".
Secondo quanto si e' appreso, Chiodi dovrebbe indire le elezioni per maggio facendo riferimento alla norma nazionale sulla "spending review" che impone il riallineamento delle elezioni per il risparmio di spesa pubblica, nella considerazione che elezioni "solitarie" in Abruzzo costerebbero circa 8 milioni di euro. La legge regionale dispone che sia il presidente della Giunta, sentito il presidente del Consiglio regionale e d'intesa con il presidente della Corte d'Appello, a convocare le elezioni nel periodo che va da un mese prima della scadenza naturale a tre mesi dopo, quindi dal 15 novembre 2013 al 15 marzo 2014. Con il riallineamento i 45 consiglieri regionali rimarranno in carica oltre 5 mesi in piu', anche se bisogna considerare che sono 14 i consiglieri che allungheranno la permanenza all'Emiciclo, dato che il nuovo consiglio sara' di 31 componenti. "Il risparmio sara' comunque sensibile" - ha chiarito Chiodi -. Intanto, sono gia' in atto chiarimento e approfondimenti sulla natura dell'attivita' del Consiglio regionale nel periodo di proroga".
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