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Pubblicato il 14/08/2013 22:10

Legambiente, dossier sulle coste. L'Abruzzo consuma troppo suolo

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Legambiente ha pubblicato il dossier "Sei delitti sotto l'ombrellone. Il giallo di Ferragosto". Delitti perpetrati sotto gli occhi di tutti da maladepurazione, estrazioni petrolifere, abusivismo edilizio, consumo di suolo costiero, grandi navi e inquinamento da attivita' militari. ''Delitti commessi senza distinzioni e senza condanne lungo tutta la penisola. Un giallo apparentemente dall'esito scontato, ma che mette in luce la molteplicita' di attacchi che stanno subendo le acque di fiumi e mari, le coste, i fondali", sottolinea Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente. "Un assalto all'ecosistema marino e fluviale senza precedenti - aggiunge Ciafani -che va dall'assente o cattiva depurazione, alla scellerata scelta energetica nazionale di puntare ancora sul petrolio o alla mai paga industria del calcestruzzo illegale e non. E' ora di porre fine a questo scempio. Non basta piu' la mera enunciazione di principi, ma serve una strategia comune per garantire le protezione e il risanamento dei nostri ecosistemi, assicurando al tempo stesso la correttezza ecologica delle attivita' economiche connesse all'ambiente marino. Regioni, comuni e province, nonche' lo stesso Governo centrale, sono chiamati a una scelta di campo non piu' procrastinabile che dia finalmente inizio al tanto decantato green new deal''.

Abruzzo dietro la lavagna per il consumo di suolo costiero: su 8 regioni prese sotto esame da Legambiente (Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Sicilia, Campania e Lazio), su 1800 km di costa, oltre il 55% e' trasformato irreversibilmente da urbanizzazione e infrastrutture. I luoghi del delitto individuati tra la provincia di Teramo e Pescara, dove solo il 9% dell'area ricade in area protetta; tra Roma e Latina, dove non solo si e' trasformato in modo irreversibile il paesaggio a favore di stabilimenti balneari; tra Imperia e Ospedaletti, vittime del gigantismo portuale. Sul banco degli imputati finiscono anche le ''Grandi navi''. Non solo all'Isola del Giglio, dove il gigante della tragedia e' ancora li' e nessuno e' in grado di dire quando la Concordia sara' spostata; ma anche nella Laguna di Venezia dove le citta' galleggianti continuano a transitare imponenti nel canale di San Marco per offrire ai turisti l'emozione di toccare il campanile piu' famoso del mondo. La Sardegna e' invece sotto lo scacco per l'inquinamento e le bonifiche da completare dovute alle attivita' militari: all'ex arsenale militare de La Maddalena, e al poligono di Quirra in Ogliastra dove la attivita' militari continuano a danneggiare ambiente e salute

 

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